Unità 8 IL SISTEMA TERRA-LUNA

1 Orientarsi sulla Terra

Che forma ha la Terra? 
Che cosa sono meridiani e paralleli? 
Come ci si orienta sulla Terra? 


La Terra, che a noi sembra immensa, con il suo raggio di migliaia di chilometri e una superficie di ben 510 milioni di km2, in realtà ha dimensioni piuttosto ridotte se paragonate a quelle di altri pianeti.
Finora, per semplicità, ne abbiamo parlato indicandola come una sfera. Tuttavia, il nostro Pianeta non è perfettamente sferico: è un po’ schiacciato ai Poli e leggermente rigonfio al centro. Questa particolare forma prende il nome di geoide (1). In effetti, il raggio che dal centro della Terra raggiunge ciascuno dei due Poli geografici, Polo Nord e Polo Sud, misura 6357 km, mentre il raggio che dal centro della Terra raggiunge l’Equatore, ossia la sua circonferenza massima, equidistante dai Poli, misura 6378 km. Questo dimostra che la Terra non è sferica, perché se fosse tale, i due raggi avrebbero la stessa lunghezza.

IL RETICOLATO GEOGRAFICO: PARALLELI E MERIDIANI

Per orientarsi sulla superficie della Terra, i geografi hanno ideato un sistema di riferimento chiamato reticolato geografico (2): una griglia di linee immaginarie che vediamo tracciate su qualunque carta geografica, planisfero o mappamondo.


  io studio  


  • I paralleli sono le linee orizzontali del reticolato geografico: una serie di circonferenze equidistanti tra loro e parallele all’Equatore.
  • I meridiani sono le linee verticali del reticolato geografico: semicirconferenze che uniscono i due Poli geografici.

(2) Il reticolato geografico
Il reticolato geografico è una rete a maglie regolari che avvolge idealmente il Pianeta.

  › pagina 145   

La lunghezza dei paralleli (3) diminuisce a mano a mano che dall’Equatore ci si sposta verso i Poli.
I meridiani (4), invece, hanno tutti la stessa lunghezza e convergono verso i Poli dell’asse terrestre, cioè l’asse immaginario che attraversa il globo da nord a sud. Per convenzione, i paralleli corrispondono a ciascun grado dell’angolo che si forma tra l’asse terrestre e il raggio che unisce il centro della Terra con l’Equatore. Dal momento che tale angolo misura 90°, i paralleli principali sono 180: 90 a nord dell’Equatore e 90 a sud dell’Equatore. Quest’ultimo, quindi, è considerato il parallelo di riferimento, detto anche parallelo zero, e divide la Terra in emisfero nord o boreale e emisfero sud o australe.
I meridiani dividono la terra in spicchi. Quelli principali sono 360, tanti quanti i gradi che identificano un angolo giro: ognuno di essi dista dunque ° dall’altro. Come meridiano di riferimento, o meridiano zero, è stato scelto per convenzione quello che passa dall’osservatorio astronomico di Greenwich, alla periferia di Londra, in Inghilterra. Rispetto al meridiano di riferimento si contano, quindi, 180 meridiani a est e 180 meridiani a ovest.

    SCIENZE +     Paralleli “speciali”

Oltre all’Equatore esistono altri paralleli “speciali”: il Circolo Polare Artico e il Tropico del Cancro nell’emisfero nord, e il Circolo Polare Antartico e il Tropico del Capricorno nell’emisfero sud. I due tropici delimitano la cosiddetta fascia tropicale, che comprende l’Equatore. La loro particolarità è che a mezzogiorno di uno specifico giorno dell’anno (il 21 giugno lungo il Tropico del Cancro, il 22 dicembre lungo il Tropico del Capricorno) il Sole si trova esattamente sopra l’osservatore. Al Circolo Polare Artico, invece, il 21 giugno il Sole non tramonta mai, dando luogo al Sole di mezzanotte (nella foto, un montaggio mostra che il Sole non tramonta), e il 22 dicembre non sorge mai, lasciando spazio alla notte polare; al Circolo Polare Antartico questi fenomeni si verificano nei giorni inversi.

Scienze evviva! - volume 3
Scienze evviva! - volume 3