LE RISORSE FOSSILI
La maggior parte delle risorse non rinnovabili che utilizziamo oggi si sono formate sulla Terra milioni di anni fa: nel momento in cui termineranno, occorrerà attendere altri milioni di anni affinché siano nuovamente disponibili. Carbone, petrolio e gas naturale, chiamati nel loro complesso risorse fossili, sono le risorse da cui, a partire dalla Rivoluzione Industriale, l’uomo ha cominciato a produrre energia.
Il carbone si origina da organismi vegetali: se le piante morte vengono ricoperte da sedimenti, con il tempo i resti organici perdono acqua perché sottoposti a temperature e pressioni elevate, fino a trasformarsi in vari tipi di carbone. Tra questi il più ricercato, ma anche il più difficile da estrarre per le elevate profondità a cui si trova, è l’antracite, dall’alto contenuto in carbonio. La quantità di carbonio contenuta
nel carbone determina il maggiore o minore potere calorifico, ossia la capacità di
produrre calore: più carbonio è presente, maggiore è il calore che si sprigiona durante la combustione.
Petrolio e gas naturale sono idrocarburi, cioè composti organici costituiti da lunghe
catene di atomi di carbonio e idrogeno. Entrambi si formano nelle acque costiere, dove abbondano alghe e plancton: i resti di questi organismi si accumulano sul fondale e vengono seppelliti dai sedimenti; quindi, in determinate condizioni di temperatura e pressione, le sostanze organiche perdono il loro contenuto di acqua e si trasformano, appunto, in idrocarburi (1). Questi possono essere liquidi, come il petrolio, oppure aeriformi, come il gas naturale.
(1) Giacimento di idrocarburi