Unità 5 L’ARIA E L’ATMOSFERA

6 Il cambiamento climatico

Che cos’è l’effetto serra? 
E il riscaldamento globale? 
Come si formano i cicloni? 

Negli ultimi 100 anni la popolazione mondiale ha subìto un massiccio aumento, così come le attività umane, soprattutto quelle industriali. A causa dell’inquinamento che producono, le nostre attività hanno effetti deleteri non soltanto per noi ma anche per l’ambiente che ci circonda. Uno dei più evidenti, e più devastanti, è il cambiamento climatico: l’innalzamento delle temperature del globo, in atto ormai da molto tempo, sta avendo gravi conseguenze sugli equilibri naturali del Pianeta.

L’EFFETTO SERRA

L’effetto serra è un fenomeno naturale, indispensabile per gli organismi viventi perché contribuisce a mantenere la temperatura del nostro Pianeta a livelli compatibili con la vita stessa.
Il nome deriva dal fatto che l’atmosfera terrestre si comporta proprio come i vetri di una serra (11). La radiazione solare, cioè i raggi del Sole, composti da luce e calore, attraversa l’atmosfera e colpisce la superficie della Terra, riscaldandola. Quando la radiazione giunge sulla Terra viene in parte riflessa e riemessa nello Spazio, e in parte trattenuta dai gas dell’atmosfera, che la riflettono nuovamente verso la superficie terrestre, riscaldando la parte dell’atmosfera più vicina al suolo.
Gli scienziati hanno notato che negli ultimi 100 anni questo fenomeno si è accentuato in un modo che non è più naturale: in pratica, la radiazione solare viene trattenuta troppo a lungo nell’atmosfera e questo determina l’eccessivo riscaldamento dell’atmosfera stessa, soprattutto nei suoi strati più bassi.
I principali responsabili dell’effetto serra sono i cosiddetti gas serra: in primo luogo l’anidride carbonica e il vapore acqueo. I gas serra vengono immessi naturalmente nell’atmosfera, per esempio attraverso l’attività dei vulcani o la respirazione degli organismi viventi, ma il loro abnorme aumento è causato dalle attività umane, soprattutto quelle industriali, nel corso delle quali si bruciano combustibili fossili (come il carbone e il gas naturale), liberando anidride carbonica.
Anche la deforestazione, cioè la distruzione di vaste aree di foresta, contribuisce all’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera. Le piante, infatti, hanno un ruolo essenziale nell’assorbimento di questo gas (che utilizzano per la fotosintesi): la loro riduzione fa diminuire la quantità di anidride carbonica sottratta all’atmosfera.

CONSEGUENZE DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

Oggi con l’espressione “riscaldamento globale” si intende comunemente l’aumento della temperatura terrestre dovuto all’eccessiva quantità di radiazione solare intrappolata nell’atmosfera a causa dei gas serra.
È stato calcolato che nell’ultimo secolo la temperatura dell’atmosfera è aumentata di 0,6°C, ma continuando di questo passo gli scienziati prevedono che si potrebbe arrivare a un aumento di circa 3°C in pochi decenni.

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L’aumento delle temperature provoca un anomalo scioglimento dei ghiacciai, sia quelli montani sia soprattutto quelli delle calotte polari, che rischia a sua volta di portare all’innalzamento del livello di fiumi, mari e oceani, con effetti devastanti. Attualmente il livello dei mari sale di circa 3 mm l’anno: secondo gli scienziati, se la tendenza non si invertirà, nei prossimi 2000 anni il livello dei mari si alzerà di 25 m, sommergendo intere regioni costiere in tutto il mondo.
Un altro effetto di enorme portata è l’aumento dell’intensità dei fenomeni meteorologici estremi, come i cicloni tropicali (tifoni e uragani) (12), e del loro potere distruttivo. I cicloni tropicali sono giganteschi sistemi che assorbono calore dalla superficie degli oceani, quando questa supera i 26 °C; la loro energia è tanto maggiore quanto più è elevata la temperatura dell’acqua. Con il riscaldamento globale, l’intensità dei cicloni tropicali è aumentata proprio perché le acque oceaniche sono sempre più calde.


(12) I cicloni
L’aria calda sale con un movimento a spirale prendendo sempre più velocità e creando una zona centrale di bassa pressione (occhio del ciclone), dove il cielo è sereno e non soffia vento. Intorno, i venti soffiano a fortissima intensità (fino a 350 km/h) con movimento rotatorio, ed enormi cumulonembi producono piogge intense e violente.

IL PROTOCOLLO DI KYOTO

Il Protocollo di Kyoto (dal nome della città giapponese in cui è stato sottoscritto) è un importante accordo internazionale, firmato l’11 dicembre 1997 da oltre 180 Paesi di tutto il mondo, ed entrato in vigore nel 2005, dopo che anche la Russia ha dato la sua adesione.
Il protocollo stabilisce obiettivi precisi per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra da parte dei Paesi industrializzati. Infatti, i firmatari si sono impegnati a ridurre, nel periodo 2008-2013 (con una proroga fino al 2020), la quantità di inquinanti immessa nell’atmosfera in misura non inferiore all’8% rispetto ai livelli del 1990 (considerato “l’anno base”). Per raggiungere l’obiettivo, il documento prevede una serie di misure necessarie. Prima di tutto istituire (o rafforzare laddove già presenti) politiche nazionali di riduzione delle emissioni dei gas serra: questo significa migliorare l’efficienza energetica, promuovere lo sviluppo di tecniche agricole sostenibili, differenziare e smaltire correttamente i rifiuti, promuovere lo sviluppo di fonti di energia rinnovabili. In secondo luogo è essenziale che i Paesi aderenti cooperino tra loro e si scambino esperienze e informazioni.
Anche tutti noi, nel quotidiano, possiamo dare un contributo, adottando stili di vita più sostenibili, riducendo gli sprechi e i consumi e rispettando l’ambiente. La Terra è una sola ed è indispensabile rispettarla e proteggerla, proprio come facciamo con la nostra casa.

  Uso le domande guida  
  • Qual è il fenomeno che provoca l’effetto serra?

  • Quali sono i principali gas serra?

  • Quali sono gli effetti del riscaldamento globale?

  • Che cosa stabilisce il Protocollo di Kyoto?

Scienze evviva! - volume 1
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