ACQUE DOLCI: SUPERFICIALI E SOTTERRANEE
Le acque dolci di superficie sono quelle che formano ruscelli, fiumi, laghi e ghiacciai (7), che si trovano appunto sulla superficie delle terre emerse.
- L’acqua che sgorga dalle profondità del terreno attraverso le sorgenti, quella proveniente dallo scioglimento dei ghiacciai e quella che cade sotto forma di precipitazioni e non evapora o non viene assorbita dal suolo defluisce sul terreno convogliata dalla sua conformazione naturale, e si incanala in piccoli rivoli che si uniscono a formare ruscelli. Questi aumentano via via di dimensioni accumulando acqua, fino a diventare veri e propri fiumi. I fiumi sono corsi di acqua dolce che scorrono sulla superficie terrestre. Le acque scorrendo scavano il terreno e formano un alveo, o letto, più o meno profondo, che a sua volta le delimita. I fiumi sono sistemi molto dinamici: possono mutare il proprio corso nel tempo e aumentare o ridurre la propria portata (cioè il volume d’acqua che attraversa una porzione di fiume in una determinata unità di tempo); la loro azione erosiva, inoltre, modella fortemente il paesaggio.
- I laghi sono bacini di acqua dolce accumulatasi all’interno di conche o grosse depressioni della superficie terrestre; queste spesso sono ciò che rimane di antichi vulcani non più attivi o sono state scavate dall’azione erosiva dei ghiacciai.
- I ghiacciai sono enormi masse di ghiaccio che si formano per deposito e compattamento della neve al di sopra del limite delle nevi perenni, cioè dell’altitudine sopra la quale la neve che cade in un anno è maggiore di quella che fonde. Sono ghiacciai anche le calotte polari artica e antartica, che rappresentano il maggior serbatoio di acqua dolce del Pianeta. La calotta glaciale artica si estende per circa 1,71 milioni di km2, quella antartica per circa 14 milioni di km2.