Caratteristiche dei vertebrati

 Unità 13 GLI ANIMALI VERTEBRATI ›› 1 Chi sono i vertebrati

CARATTERISTICHE DEI VERTEBRATI

Nei vertebrati sono riuniti animali molto diversi fra loro. È possibile però individuare alcune caratteristiche che hanno in comune e altre particolarità che li contraddistinguono.

  • Il corpo dei vertebrati è dotato di simmetria bilaterale.
  • Lo scheletro interno dei vertebrati è costituito generalmente da osso, un tessuto duro e resistente; oltre alla colonna vertebrale, sono presenti un cranio, che ha la funzione di proteggere il cervello e gli organi di senso, e gli arti, appendici che servono per lo spostamento e che hanno struttura diversa (zampe, pinne e ali), a seconda dell’ambiente in cui l’animale vive (2).

(2) Scheletro dei vertebrati

  • All’apparato scheletrico è strettamente collegato un apparato muscolare che permette ai vertebrati di spostarsi attivamente e di compiere movimenti complessi.
  • Nel corso dell’evoluzione, i vertebrati hanno sviluppato polmoni molto capienti, che hanno progressivamente permesso loro di conquistare la terraferma: i polmoni, sottilissimi e molto elastici, sono infatti gli organi perfetti per immagazzinare aria dall’ambiente esterno e per catturare dall’aria tutto l’ossigeno di cui l’animale ha bisogno. È grazie ai polmoni che gli animali sono riusciti a svincolarsi completamente dalla vita acquatica.
  • I vertebrati possono essere eterotermi, se la temperatura corporea interna varia in funzione della temperatura ambientale esterna, o omeotermi, se la temperatura corporea si mantiene costante, indipendentemente da quella ambientale. Poiché al di sotto di certe temperature le funzioni vitali non riescono a svolgersi, gli animali eterotermi non possono vivere in ambienti troppo freddi (per esempio, i poli).
  • I vertebrati possiedono un cervello complesso e organi di senso molto sviluppati: con la conquista della terraferma, per esempio, si assiste allo sviluppo dell’udito e dell’emissione di suoni (versi), utilissimo mezzo di comunicazione tra le specie.

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  • Hanno sessi separati e si riproducono con modalità sessuata, tramite fecondazione esterna (i vertebrati acquatici) o interna (i vertebrati terrestri); in base alla strategia con cui si sviluppa l’embrione, i vertebrati si distinguono in vivipari, ovipari e ovovivipari. Inoltre, in molti vertebrati si osservano cure parentali, ossia comportamenti da parte dei genitori che hanno lo scopo di proteggere e accudire i figli per garantirgli maggiori possibilità di sopravvivenza.

  • I pesci, gli anfibi, i rettili, gli uccelli e i mammiferi sono tutti vertebrati.


  Uso le domande guida  
  • Perché i vertebrati si chiamano così?

  • Quali sono le caratteristiche dei vertebrati?

  • Da che cosa deriva la colonna vertebrale?

  • Quali sono i principali gruppi di vertebrati?

    SCIENZE +     Vivipari, ovipari e ovovivipari

All’interno della cellula uovo, una volta che è stata fecondata, si sviluppa l’embrione. Negli animali questo processo può avvenire internamente al corpo della madre, oppure esternamente. Quando l’embrione si sviluppa all’interno del corpo materno, il quale provvede alla sua nutrizione, si parla di viviparità. Gli animali vivipari partoriscono nuovi individui perfettamente formati; vivipari sono quasi tutti i mammiferi, alcuni rettili (vipere e lucertole), anfibi (alcune salamandre) e pesci (squali).
Nel caso in cui la cellula uovo, rivestita da un guscio protettivo esterno, venga deposta al di fuori del corpo materno, si parla di oviparità. Negli animali ovipari l’embrione si sviluppa e cresce grazie alle sostanze nutritive contenute nell’uovo; al termine dello sviluppo, le uova si schiudono e fuoriescono i nuovi nati. Ovipari sono gli uccelli e la maggior parte di rettili, anfibi e pesci.
In alcuni casi però l’uovo, invece di essere deposto e svilupparsi fuori dal corpo materno, si sviluppa e si schiude nell’ovidutto, all’interno della madre, e i nuovi nati sono partoriti privi del guscio, come nei vivipari; si parla allora di ovoviviparità. La differenza tra i vivipari e gli ovovivipari è che, in questi ultimi, l’embrione non viene nutrito dal corpo materno, ma si nutre con le sostanze contenute nell’uovo. Ovovivipari sono alcuni squali, alcune salamandre (anfibi) e l’orbettino (una particolare lucertola priva di zampe).

Scienze evviva! - volume 1
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