GLI STRUMENTI DELLO SCIENZIATO
I nostri sensi possono non bastare per studiare un fenomeno, perché hanno un limitato raggio d’azione e non ci consentono di cogliere tutti i fenomeni nella loro interezza. Per esempio, stelle e pianeti sono enormi ma lontanissimi e il nostro occhio è in grado di acquisire solo conoscenze ridotte su di essi; d’altra parte un gran numero di organismi, come
virus e batteri, ha dimensioni molto piccole e invisibili a occhio nudo, per non parlare delle cellule che li compongono e delle particelle microscopiche che costituiscono la materia.
L’uomo, quindi, per osservare l’infinitamente piccolo e l’infinitamente lontano, ha inventato nel corso dei secoli
strumenti sempre più sofisticati. Per studiare oggetti o parti di oggetti non visibili a occhio nudo, per esempio, si è passati dalla semplice lente d’ingrandimento
(4) ai diversi tipi di microscopio, quali il microscopio ottico e il microscopio elettronico. Invece, per osservare e descrivere i fenomeni posti a distanze enormi, come stelle e pianeti, l’uomo ha inventato strumenti come i telescopi ottici
(5), i radiotelescopi e i telescopi a raggi X.