Che cos’è
la scienza?
Che cos’è
un fenomeno?
A che cosa
servono
i sensi?
Una parte del tempo che trascorriamo in classe è dedicata all’apprendimento delle materie scientifiche. Il nostro rapporto con le scienze, però, non coinvolge solo la vita scolastica: osservare il mondo con il desiderio di conoscerlo e capirlo è già un modo di fare scienza, parola che deriva dal latino scientia, che significa, appunto, «conoscenza».
La scienza cerca di descrivere il mondo che ci circonda e di spiegare il funzionamento
di tutto ciò che accade.
Quanto sono lontane le stelle che vediamo la notte nel cielo? Come avviene l’impollinazione dei fiori da parte delle api (1)? Perché il fuoco scalda? La scienza offre le risposte a queste e a moltissime altre domande. Lo studio delle scienze inoltre permette di assaporare il gusto della ricerca e della scoperta, attività che sviluppano lo spirito di osservazione, la capacità di analisi, e anche la creatività, necessaria sia a elaborare idee e spiegazioni originali, sia a inventare nuovi oggetti e strumenti utili alla ricerca scientifica e al miglioramento della nostra vita. Attraverso la tecnologia, che è un insieme di tecniche, dispositivi e strumenti creati proprio a partire dai saperi acquisiti grazie agli studi scientifici, la scienza offre infatti anche soluzioni ai mille problemi che l’uomo deve affrontare: conservare i cibi; cuocerli, magari rapidamente come si fa con il microonde; illuminare le case e le strade; spostarsi con facilità grazie ad aerei e treni
(2); prevenire e curare le malattie. La tecnologia, a sua volta, sviluppa strumenti sempre più precisi e raffinati, che aiutano la scienza a ottenere i risultati e le spiegazioni che cerca.
Scienza e tecnologia, quindi, sono due discipline ben distinte ma strettamente collegate
e in continua evoluzione, che si completano a vicenda.
