GLI STRATI DEL SUOLO
Lo spessore del suolo varia da pochi centimetri a qualche metro.
Se scavassimo una buca abbastanza profonda nel terreno, noteremmo che le pareti, cioè quello che i geologi definiscono profilo del suolo, sono caratterizzate da strati diversi per colore e composizione (3). Questi strati sono chiamati “orizzonti” e cambiano molto da un luogo all’altro della Terra, a seconda del tipo di suolo e delle condizioni climatiche.
- Il profilo del suolo è costituito, in superficie, dalla lettiera. Si tratta di uno strato dello spessore di qualche centimetro, formato da resti di piante e animali che vengono decomposti da funghi e batteri.
- Al di sotto della lettiera si trova l’humus o orizzonte A, uno strato più spesso e profondo del primo, costituito dall’accumulo di materiali organici decomposti e ridotti a molecole, mescolati con quantità variabili di argilla, sabbia e calcare. L’humus è importantissimo proprio perché molto ricco di sostanze organiche, indispensabili alla crescita delle piante.
- Scendendo ancora, si incontra lo strato minerale, detto anche di lisciviazione (cioè il processo nel corso del quale l’acqua asporta le sostanze minerali dai frammenti di roccia) o orizzonte B. È costituito esclusivamente da materiale inorganico. Qui arrivano solo le radici delle piante più grandi.
- Lo strato più profondo è il cosiddetto sottosuolo o orizzonte C, dove la roccia è completamente disgregata in frammenti compatti, sempre più grandi a mano a mano che aumenta la profondità.