DOSSIER: Ecce ancilla Domini!

Dante Gabriel Rossetti l opera Ecce ancilla Domini! 1849-1850 olio su tela, 72,4x41,9 cm Londra, Tate Britain Il tempo e il luogo Il titolo, espressamente voluto in latino per evidenziare l ispirazione religiosa del dipinto, riprende il passaggio evangelico in cui Maria accetta il proprio destino di ancilla, ovvero di serva del Signore . Ecce ancilla Domini!, terminato nel marzo del 1850, è una delle prime opere capaci di incarnare i principi promossi dalla comunità preraffaellita: vi si ritrovano infatti l emulazione della pittura primitiva, la rappresentazione di un soggetto religioso, l impiego di colori puri e l attenta definizione dei dettagli, sempre portatori di un messaggio simbolico. Rossetti segue l iconografia tradizionale dell Annunciazione: l angelo Gabriele appare alla Vergine porgendole il giglio, mentre lo Spirito Santo entra dalla finestra sotto forma di colomba immacolata. La descrizione e lo stile Il dipinto può essere considerato il passo successivo all Infanzia della Vergine Maria che Rossetti aveva dipinto l anno precedente: l olio del 1849 mostra Maria, ancora giovanissima, intenta a ricamare la stola liturgica che nell Ecce ancilla Domini! è ormai terminata e appesa ai piedi del letto. La fanciulla fissa con aria estatica il giglio ed è già conscia del proprio destino. Sorte ribadita sulla cornice del dipinto, dove sono incisi alcuni versi composti dallo stesso Rossetti: «[ ] finché un alba nella casa / si svegliò nel suo letto bianco, né ebbe timore / ma pianse fino al tramonto e si sentì tremare / poiché la pienezza del tempo era giunta . Nell aprile del 1850 Ecce ancilla Domini! è presentato alla National Dante Gabriel Rossetti, L infanzia della Vergine Maria, 1848-1849, olio su tela, 83,2x65,4 cm. Londra, Tate Britain. 76 Institution-Portland Gallery evitando di proposito la più paludata Royal Academy dove viene duramente attaccato. Charles Dickens, noto scrittore, è uno dei più feroci detrattori del dipinto di Rossetti che avrebbe reso l angelo e Maria con eccessiva mondanità. Dell angelo, Dickens dice che sembra aver appena ricevuto «un colpo sulla mano e sulla Vergine scrive che assomiglia a una frequentatrice «dei più vili cabaret di Francia . Alla figura della giovane fanciulla, per la quale posò Christina Rossetti, la poetessa sorella dell autore, l artista dedicò numerosi studi, tra cui un delicato disegno preparatorio che ribadisce come cercasse una via più libera, alternativa alla norma accademica: non più l osservazione del modello classico, ma lo studio dal vero. Ecce ancilla Domini! è un opera che agisce simultaneamente su due piani, quello realistico e quello simbolico. Rossetti ritrae due giovani reali anche la figura dell angelo ha i tratti del fratello William Michael facendo un uso simbolico del colore: l intero dipinto è giocato sui toni del bianco, che rimanda alla purezza; del blu, che è il colore che d abitudine contraddistingue la regina della cristianità, e del rosso, a evocazione della futura Passione di Cristo. Anche la colomba e il giglio hanno un evidente funzione simbolica: alludono alla purezza e all Immacolata Concezione. Punto focale del dipinto è il volto di Maria, un ovale perfetto dall incarnato candido incorniciato da sottili capelli rossi, su cui spiccano due profondi occhi blu. La prospettiva è forzata al punto di appiattire gli elementi del dipinto; le figure sono fissate in una verticalità estatica. Dante Gabriel Rossetti, Studio per Ecce ancilla Domini!, 1849, disegno. Birmingham, City Museum of Art.

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri