Dossier Arte - volume 3 

Temi e sperimentazioni di un arte in divenire I protagonisti della scena attuale 3. Vanessa Beecroft, VB62, 2008, performance eseguita presso la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, Palermo. 4. Damien Hirst, The physical impossibility of death in the mind of someone living, 1991, squalo tigre, acciaio, vetro, soluzione di formaldeide, 217x542x180 cm. Collezione privata. 5. Damien Hirst, For the love of God, 2007, platino, diamanti e denti umani, 17,1x12,7x19,1 cm. Londra, White Cube Gallery. „ VB62 L opera VB62 (3) è emblematica in proposito: la performance si svolge all interno di un chiesa palermitana; ragazze nude con i corpi integralmente dipinti di bianco si muovono lentamente tra calchi in gesso di figure femminili e candidi parallelepipedi che alludono a sarcofagi stilizzati. L opera è giocata sull analogia del biancore unificante e, al contempo, sul forte contrasto tra la carne viva e la fredda e immobile presenza dei calchi. Così, nel recupero di un atmosfera quasi metafisica, la Beecroft attiva una riflessione sul rapporto tra il corpo (e l identità) femminile e la cultura visiva del nostro tempo, che sovraespone l immagine della donna in un processo di aperto e iterato voyeurismo. Damien Hirst Pur incarnando appieno la figura dell artista di oggi, irriverente e narcisista, che spesso si tramuta volutamente in un fenomeno mediatico, il britannico Damien Hirst (Bristol 1965) indaga con lucidità i valori ancestrali dell esistenza umana, interrogandosi sull essenza della vita e della morte. „ The physical impossibility of death Sin dagli anni Novanta affronta il tema del macabro, creando, come nel caso di The physical impossibility of death in the mind of someone living (4), installazioni con animali morti conservati in un bagno di formaldeide; parallelamente costruisce scaffalature e armadietti che contengono decine e decine di farmaci e che inducono a meditare sul valore della scienza e sulle dipendenze dell uomo contemporaneo. „ For the love of God Proseguendo nella realizzazione di opere inquietanti e memorabili, ideate per scuotere in profondità le coscienze, Hirst approda nel 2007 a For the love of God (5), una riproduzione di un teschio umano tempestata di migliaia di diamanti. Tra bellezza e orrore, ironia e serietà, Hirst propone in questo caso una visione di speranza in cui la caducità della vita, rappresentata dal teschio, è contrastata dalla bellezza e dall eternità, simboleggiate dai preziosi e durevoli diamanti. Il cranio, dotato di denti veri, è stato valutato 50 milioni di sterline ed è diventato l opera d arte più costosa di tutti i tempi. Anche per questo motivo For the love of God ha suscitato un dibattito acceso caratterizzato da pareri contrastanti. 479

Dossier Arte - volume 3 
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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri