Dossier Arte - volume 3 

I maestri e i movimenti del secondo Novecento Il Minimalismo contrapporre al caos della società massificata, si esprime anche al di fuori dei musei e delle gallerie, in grandi installazioni realizzate all aperto o dentro a edifici enormi come gli hangar e i garage. L opera Senza titolo (per Leo Castelli) (79), per esempio, è costituita da cinque cubi di cemento, collocati in successione alla stessa distanza l uno dall altro. Gli elementi vengono esposti in un giardino per essere percepiti in funzione della posizione che occupano e dei rapporti che instaurano tra loro; i visitatori infatti possono camminare nei vuoti che li separano o entrare in ognuno di essi, sperimentando direttamente il rigore geometrico delle forme e degli spazi costruiti dall artista. „ Scrivania con sedia Judd declina la sua poetica con risultati di particolare raffinatezza anche nel settore del design, influenzando molti altri progettisti in America e in Europa. Utilizzando tecniche industriali e materiali frugali come i legni compensati e le lamiere piegate, egli disegna infatti mobili semplici e funzionali per gli uffici e gli spazi domestici. Si tratta di tavoli, sedute, letti e scaffalature che grazie alle loro geometrie perfette, oltre a soddisfare le esigenze della vita quotidiana, qualificano gli ambienti in cui si trovano come sculture ancora una volta logiche ed essenziali. La Scrivania con sedia (80) del 1982 è costruita per piani e angoli retti, con pochissime concessioni all ergonomia. Nonostante l estrema linearità, il mobile è dotato di molteplici vani per contenere oggetti e documenti: di minore dimensione al di sotto del piano di lavoro principale e di maggiore capienza nei montanti laterali. L attento studio delle proporzioni e della morfologia fa sì che la sedia eventualmente non utilizzata possa rientrare completamente, senza ingombro aggiuntivo di spazio, al di sotto della scrivania. 80. Donald Judd, Scrivania con sedia, 1982, tavolo 76,6x121,8x85,2 cm, sedia h 76,6 cm. „ Metalmobel Dal 1984 Donald Judd inizia a collaborare con l azienda svizzera Lehni, per cui realizza una serie di sedute e scaffalature in lamiere metalliche denominata Metalmobel (81). In tali arredi i ripiani e i sostegni verticali di alluminio, rame o zinco sono smaltati con colori decisi e sono fissati tra loro con normali viti in acciaio. Anche in questo caso la riduzione formale e la perfezione esecutiva risaltano come caratteristiche distintive di questo artista, che attraverso una tensione creativa continua e intensa riesce a trasferire le leggi razionali del Minimalismo al campo applicativo del design. 81. Donald Judd, Metalmobel nn. 14/15/12 1984, lamiere metalliche smaltate, misure varie, produzione Lehni. 451

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Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri