Dossier Arte - volume 3 

9 Dal dopoguerra alla fine del Novecento 21. Jackson Pollock, Mural, 1943, olio su tela, 247x605 cm. Iowa City, University of Iowa, Museum of Art. 22. Jackson Pollock, Summertime 9A, particolare, olio, smalto e vernice su tela. Liverpool, Tate Liverpool. Jackson Pollock „ Mural Iniziata durante la Seconda guerra mondiale, Mural (21) è una tela di grandissime dimensioni realizzata alcuni anni prima del perfezionamento della tecnica del dripping. L opera è descritta dallo stesso Pollock come una «fuga precipitosa degli animali nel West americano, in cui ogni cosa è in movimento attraverso una superficie tumultuosa . Si tratta di una realizzazione fortemente influenzata dalle raffigurazioni spontanee ed elementari dei Nativi americani e dei murales messicani. Mural rappresenta un passo di avvicinamento importante verso l Espressionismo astratto: infatti, se alcune forme di animali sono ancora vagamente riconoscibili, il segno e il colore sono già protagonisti assoluti, restituendo una realtà ormai del tutto trasformata in senso informale. „ Summertime 9A A una successiva fase artistica, nella quale Pollock sviluppa la tecnica del dripping, risale invece Summertime 9A (22), realizzato con bastoncini di legno e pennelli induriti dai quali il colore gocciola sulla grande tela stesa per terra. Al fine di ottenere gocce diverse, modificate nella dimensione e nella qualità della materia dall intensità del gesto e dalla forza di gravità, l artista si muove avanti e indietro sulla tela, in ascolto della parte più profonda della propria anima. Il risultato è un groviglio di segni astratti che comunicano grande energia e dinamismo. Nel contesto dell Espressionismo astratto americano, va inserita la cosiddetta Action Painting (pittura d azione) di Jackson Pollock (Cody, Wyoming 1912-Long Island 1956), artista anticonformista dalla formazione sregolata e discontinua, che muore prematuramente in un incidente d auto. Nel 1937, ad appena venticinque anni, Pollock è preda dell alcolismo e inizia un intenso percorso di terapia psicoanalitica durante il quale, frequentando un ambiente medico colto e progressista, conosce le ultime Avanguardie culturali europee; il successivo incontro con la raffinata collezionista Peggy Guggenheim, che diventa sua mecenate, imprime alla vita dell artista una svolta positiva e radicale. Nel 1947 rielabora la tecnica del dripping (sgocciolamento) già parzialmente messa a punto da Max Ernst nei primi anni Quaranta. Tale processo prevede che il colore sia estremamente fluido e che sia lasciato cadere in movimento sul quadro, direttamente dai barattoli o da lunghi pennelli usati come bastoni. La tela è adagiata sul pavimento e Pollock è impegnato con tutto il corpo in una sorta di danza che spesso si svolge sulle note del be-bop, un nuovo genere jazz che conduce in musica una ricerca di libertà analoga a quella dell Informale (24). 416

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri