Die Brücke da Dresda a Berlino

7 Le Avanguardie storiche Die Br cke da Dresda a Berlino 9. Erich Heckel, Mulino a vento a Dangast, 1909, olio su tela, 70,7x80,5 cm. Duisburg, Wilhelm Lehmbruck Museum. 10. Ernst Ludwig Kirchner, Manifesto di Die Br cke, 1906, xilografia, 15,1x7,5 cm. Berlino, Br cke-Museum. Nel 1905 un gruppo di studenti di architettura di Dresda dà vita al gruppo Die Br cke, il Ponte, di cui fanno parte Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel (D beln 1883- Radolfzell am Bodensee 1970) (9), Karl Schmidt-Rottluff, a cui successivamente si uniscono Emil Nolde, Max Pechstein (Zwickau 1881-Berlino 1955) e altri artisti. Scrive Kirchner, teorico e maggiore personalità del gruppo: «Animati dalla fede del progresso, in una nuova generazione di creatori e spettatori, noi ci appelliamo a tutta la gioventù, e come la gioventù che è portatrice dell avvenire vogliamo portare la libertà di agire e di vivere di fronte alle vecchie forze tanto apprezzate. Sono con noi tutti quelli che riproducono con immediatezza ciò che li spinge a creare . Il Ponte si propone dunque come un collegamento fra le varie forze innovatrici dell arte, come legame ideale tra presente e futuro. Probabilmente questa definizione è ispirata dal passo di Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche in cui si legge: «L uomo è una fune tesa tra il bruto e il superuomo; una fune sopra l abisso, un pericoloso andare di là, un pericoloso essere in cammino, un pericoloso guardare indietro, un pericoloso rabbrividire e arrestarsi. Ciò che è grande nell uomo è d essere un ponte e non uno scopo . La prima esposizione del gruppo si tiene nel 1906, in una fabbrica di lampadine alla periferia di Dresda, in occasione della quale è stilato un manifesto di intenti poetici (10), a differenza di quanto avviene nel contesto artistico francese, dato che i fauves non sono mai stati un gruppo organizzato e ufficialmente riunito attorno a un documento. Le differenze fra Die Br cke e i fauves non si fermano tuttavia qui, in quanto l Espressionismo tedesco è caratterizzato da un angoscia esistenziale, da uno spirito politico e drammatico che alla gioia di vivere e allo slancio vitale dei fauves contrappone l ansia, il tormento e il disagio dell uomo contemporaneo e all interesse per il pensiero di Bergson contrappone la visione irrazionale e tragica derivante dalle letture di Schopenhauer e Nietzsche. Dal punto di vista formale, gli artisti del gruppo sostituiscono il decorativismo della linea con l esplorazione di forme spigolose e spezzate suggerite dall arte gotica e primitiva, così come dalla pratica di tecniche grafiche antiche, come la xilografia, ovvero l incisione su legno, considerata una tecnica primitiva e popolare legata all identità artistica tedesca. I loro colori, stesi in campiture ampie e piatte, si fanno più acidi e freddi rispetto alle tonalità calde predilette dagli artisti fauves. Modelli di riferimento per gli artisti tedeschi sono le ricerche emotivamente più coinvolte e più violente di Van Gogh e soprattutto di Munch ed Ensor, mentre è assente quella riflessione sulla scomposizione del colore di accezione pontilliste, derivante dall attenzione per le ricerche neoimpressioniste che costituiscono invece un transito fecondo per Matisse e gli altri artisti francesi. Nel 1911 il gruppo si sposta a Berlino per poi sciogliersi nel 1913. Il trasferimento coincide anche con un cambiamento di temi e soggetti. Se nella prima fase, a Dresda, i temi prediletti sono il ritratto, il nudo e le vedute della campagna alla periferia di Dresda, nella fase berlinese si riscontra un maggiore approfondimento di soggetti legati al paesaggio urbano, con un accentuazione di temi che riflettono il malessere e l angoscia dell uomo contemporaneo nella città moderna. 253

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri