5 Dal Postimpressionismo al Simbolismo Il grido Licenziato solamente un anno dopo il ritratto della sorella, il celeberrimo Il grido (42) presenta uno stile radicalmente cambiato. La scelta di dare forma a un grido di dolore, un soggetto astratto quanto evocativo, porta Munch a una scelta cromatica completamente antinaturalistica: i colori non corrispondono al vero, ma sono specchio di una situazione interiore. l artista stesso che in alcuni appunti descrive l esperienza da cui prende le mosse l opera. «Camminavo lungo la strada con due amici quando il sole tramontò. I cieli diventarono improvvisamente rosso sangue e percepii un brivido di tristezza. Un dolore lancinante nel petto. Mi fermai mi appoggiai al parapetto, in preda a una stanchezza mortale. Lingue di fiamma come sangue coprivano il fiordo nero-blu e la città. I miei amici continua- 206 rono a camminare e io fui lasciato tremante di paura. E sentii un immenso urlo infinito attraversare la natura . Munch sembra tradurre quasi alla lettera la sua visione: il fiordo, le lingue di fiamma, il rosso sangue, i compagni lontani e il grido infinito che ha forma umana, per quanto distorta, e che l artista ha la capacità di sentire. Attraverso l ondeggiare inquietante delle linee, la prospettiva vertiginosa del ponte e le figure distorte Munch dà forma visiva alla perdita dell equilibrio. Il taglio del dipinto, che omette la parte inferiore, fa sì che venga coinvolto anche il mondo di chi osserva. Vampiro Nel 1893 inizia anche Vampiro (43), un dipinto che traghetta la poetica di Munch definitivamente verso il Simbolismo. Ancora una volta l artista ci ha lasciato nei suoi diari la
Dossier Arte - volume 3
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri