Il gusto neoclassico e le arti decorative

1 L Età Neoclassica Il gusto neoclassico e le arti decorative Il gusto neoclassico, al pari della filosofia illuministica, riesce a radicarsi in ogni espressione artistica, anche in quelle legate alla vita quotidiana. Gli arredi, i servizi da tavola, gli abiti, i tessuti, le carte da parati, i gioielli rispondono agli stessi principi delle arti cosiddette maggiori: il rimando all Antico, l abolizione dell eccesso e la ripresa di linee classiche. Con la diffusione delle incisioni e grazie alla maggiore facilità del trasporto degli oggetti, il gusto neoclassico nelle arti decorative ha una rapida e capillare diffusione in tutta l Europa. Gli artisti affiancano spesso esperti artigiani nella realizzazione di oggetti raffinati ed eleganti: è il riscatto delle arti applicate che conoscono una nuova fioritura. La decorazione d interni In Francia per la prima volta vengono stabilite regole precise per la decorazione d interni. Nell ambito dello stile neoclassico si distinguono due momenti: il primo è il Direttorio, che prende il nome dal governo della Francia rivoluzionaria (1795-1799). La produzione del Direttorio è ancora di transizione e dunque alla ripresa di modelli desunti dalla Grecia antica abbina la decorazione zoomorfa e la losanga di tradizione settecentesca. Il secondo è lo stile Consolato (1800-1804), legato appunto al periodo del Consolato napoleonico, che impone un ulteriore semplificazione delle forme con arredi, gioielli e abiti meno carichi. Napoleone affida ai due architetti decoratori di corte Pierre Fontaine (Pontoise 1762-Parigi 1853) e Charles Percier (Parigi 1764-1838) la stesura di un prontuario che definisca le norme del nuovo stile: nel 1802 appare infatti la Raccolta di decorazioni d interni che diffonde universalmente il nuovo stile. Una dimora esemplare Mentre Napoleone è impegnato nella campagna d Egitto, sua moglie Giuseppina di Beauharnais acquista la Malmaison, una grande casa situata a dodici chilometri da Parigi e ne affida il costosissimo rinnovo a Fontaine e Percier: i due architetti ne fanno una delle dimore più celebri e imitate d Europa. I mobili, in legno di ciliegio, vengono in buona parte realizzati in stile Consolato dagli ebanisti della famiglia Jacob. Lunghi tendaggi dalle tinte tenui incorniciano le ampie finestre che si aprono sul giardino. I soffitti sono percorsi da leggeri festoni che inquadrano scene mitologiche, scelte tra quelle maggiormente moraleggianti, capaci di richiamare virtù militari, intellettuali o morali. La biblioteca (10), che accoglieva in origine 4500 volumi siglati B.P (BonaParte), è uno degli ambienti più noti. Il soffitto è affrescato con le figure di Apollo e Minerva, due simboli della Poesia e della Sapienza . Nelle volte sono incastonati i medaglioni con i ritratti dei più celebri autori dell antichità. 10. Pierre Fontaine e Charles Percier, Sala della biblioteca della Malmaison. Rueil-Malmaison, Francia. 19

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri