Dossier Arte - volume 3 

Edvard Munch, Il giorno dopo, 1894-1895, olio su tela, 115x152 cm. Oslo, Nasjonalgalleriet. Maurice Denis, La processione sotto gli alberi verdi (Alberi verdi), 1893, olio su tela, 46x43 cm. Parigi, Musée d Orsay. Vincent van Gogh, Il caffè di notte, 1888, olio su tela, 80,7x65,3 cm. Otterlo, Kr ller-M ller Museum. I protagonisti di questa stagione sono Henri de Toulouse-Lautrec, Paul Cézanne, Vincent van Gogh, Paul Gauguin, Georges Seurat e Paul Signac, tutti debitori dei traguardi toccati dalla pittura impressionista, alla quale qualcuno aveva in principio aderito, ma intenzionati ad andare oltre i propri maestri che ormai, attorno al 1880, avevano esaurito, pressoché tutti, l interesse per la ricerca en plein air. I postimpressionisti riportano al centro della loro speculazione la pittura, che viene così collocata su un piano distinto rispetto alle altre forme espressive. In particolare è importante ricordare che in questi anni la fotografia compie grandiosi progressi divenendo un formidabile strumento per una resa immediata e fedele della realtà. Se dunque la fotografia era stata avvertita dagli impressionisti come uno strumento speculativo, la generazione successiva sente la necessità di prendere le distanze dalla riproduzione reale di un soggetto. Intensificando l aspetto soggettivo della propria sensibilità lato che già apparteneva alla ricerca impressionista e delle singole soluzioni linguistiche, i postimpressionisti valicano il limite del Naturalismo, dando una versione soggettiva del tema. I piani si sovrappongono dunque in Cézanne, i cieli si deformano in Van Gogh e i paesaggi si confondono in tinte artificiali con Denis. Anche questa nuova evoluzione artistica ha per teatro Parigi, che mantiene un sistema di gallerie e collezionisti, soprattutto privati, in grado di garantire un buon mercato. Oltre a un sostegno econo- mico Parigi forniva anche l appoggio di critici competenti e aperti in grado di comprendere e recensire favorevolmente il nuovo corso dell arte, anche nelle sue manifestazioni più sperimentali. L ultimo scorcio del secolo è un periodo estremamente fervido per le ricerche pittoriche, che sovente si mescolano e si sovrappongono, sfumando i confini tra Postimpressionismo e Simbolismo. I Nabis ne sono un caso emblematico: le ricerche di Paul Sérusier, Maurice Denis, Pierre Bonnard e douard Vuillard per citare i più noti, presentano sia caratteristiche postimpressioniste che simboliste. Si muovono in un terreno di confine anche i puntinisti Seurat e Signac che guardano ai soggetti dell Impressionismo con una tecnica rigorosa che ha basi scientifiche, al pari dei divisionisti che con la pittura mettono in evidenza la lotta di classe dell Italia di fine secolo. Anche Munch ed Ensor, esponenti di spicco dell Espressionismo nordico, conquistano una pittura distante dalla realtà grazie all elaborazione della rivoluzione impressionista e caricano le loro immagini di significati simbolici. Il Postimpressionismo chiude cronologicamente e culturalmente l Ottocento, aprendo l arte al nuovo secolo che avrebbe portato di lì a poco alla dissoluzione dell immagine. Non a caso le date convenzionali del Postimpressionismo sono il 1886, anno dell ultima Esposizione impressionista, e l inizio del Novecento con la nascita ufficiale delle Avanguardie storiche. 169

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri