Dossier Arte - volume 3 

L Impressionismo Pierre-Auguste Renoir spazio all aperto per il ballo. Il nome deriva sia dalla tipologia dell edificio, che in origine era un mulino, sia dal fatto che, con i 25 centesimi d entrata, venivano offerti in omaggio dei dolcetti, le famose galette. un dipinto complesso che occupa l artista per sei mesi e che, dunque, lo obbliga a una frequentazione pressoché quotidiana del locale per osservare dal vivo gli avventori: Renoir era solito trasportare la tela per poter lavorare direttamente en plein air e restituire con vivacità il senso di spensieratezza che aleggiava nel locale. Dal punto di vista compositivo è un opera di estrema modernità: Renoir pone in primo piano un uomo di spalle che sta amabilmente conversando con due fanciulle che si sono avvicinate al tavolo, sul . Lo schiequale sono appoggiate una bottiglia e alcune bibite nale della panca, richiamato cromaticamente dal verde del tavolo, segna una diagonale che porta l attenzione direttamente agli altri due giovani seduti e intenti ad ascoltare la conversazione, mentre altre tre figure guardano distante, portando l asse visivo oltre la scena inquadrata. I volti delle persone in primo piano sono ritratti piuttosto ben definiti di clienti del Moulin; man mano che i personaggi si allontanano divengono più foschi e scandiscono il passaggio dei piani in una prospettiva che si perde nel colore puro. Le pennellate si allungano 10. Pierre-Auguste Renoir, Ballo al Moulin de la Galette, 1876, olio su tela, 131x175 cm. Parigi, Musée d Orsay. in un andamento sinuoso che corrisponde allo stesso del ballo e che confonde suolo e abito delle signore. L orizzonte si chiude con un intrico di teste in movimento che si mescolano alle fronde dell acacia e all arabesco delle lampade, rese con densi passaggi di bianco, quasi a dare forma fisica alla luce. „ L altalena Come abbiamo detto, nello stesso anno Renoir licenzia anche L altalena (11), in cui immortala una fanciulla che si sta dondolando allegramente colta mentre tiene le corde dell altalena allargate per darsi la spinta e chiacchiera con un uomo rapppresentato di spalle. Nel volto della protagonista si riconoscono i tratti di Jeanne Samary (1857-1890), giovane attrice che aveva posato anche per il Ballo al Moulin de la Galette dove danza con lo stesso abito; l uomo di spalle ha i tratti di Edmond Renoir (1857-1890), fratello dell artista, mentre quello che fa capolino dietro l albero è Norbert Goeneutte (1854-1894), un amico pittore. I toni del dipinto sono in prevalenza l ocra, il verde e il blu, mentre lo spumeggiare dell abito è affidato a un bianco intenso ombreggiato di grigio. La pennellata è densa perché la materia cromatica è essa stessa carica di luminosità. La fusione tra luce e atmosfera permette alle figure di integrarsi con l ambiente, restituendo l impressione di aver colto un istante di vita. 11. Pierre-Auguste Renoir, L altalena, 1876, olio su tela, 92x73 cm. Parigi, Musée d Orsay. La bottiglia e i bicchieri calici dallo stelo basso tipici dei locali parigini del tempo sono un brano straordinario di natura morta. Renoir li definisce infatti solo attraverso l alternanza del bianco dei riflessi rispetto al verde del vetro acceso dall arancio della bibita avanzata. 137

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Dal Neoclassicismo ai giorni nostri