Turner: la dissoluzione della visione della natura
Se Constable non ebbe grandi riconoscimenti in vita, tanto da essere ammesso tra i membri della Royal Academy solo cinquantaduenne, William Turner (Londra 1775-Chelsea 1851) incanta i suoi contemporanei con la qualità spettacolare dei suoi dipinti. Dopo una seria formazione accademica, egli rivolge la sua attenzione al paesaggio con una particolare inclinazione verso le condizioni atmosferiche come temporali, tempeste, nebbie, rese con una pittura sfumata, capace di vibrare come la luce nei suoi mille riflessi. Turner è anche un abile acquarellista, tecnica che gli permette di cogliere con immediatezza i mutamenti del paesaggio e che può esercitare anche in viaggio: nel 1819 intraprende il primo di una lunga serie di viaggi in Italia, passando per Venezia, Roma e Napoli e realizzando centinaia di vivide testimonianze grafiche. In particolare a Venezia, la presenza dell’acqua ispira a Turner una serie di acquerelli in cui abbandona la rappresentazione oggettiva del paesaggio che si scioglie in una pura variazione di colore.