IL ROMANTICISMO E LA PITTURA DI STORIA
- Il Romanticismo si diffonde in Europa tra gli ultimi decenni del Settecento e la prima metà dell’Ottocento e interpreta la sfiducia nella ragione, esaltando il sentimento, la natura e gli ideali patriottici.
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Francisco Goya (1746-1828) si forma in clima illuminista, ma sviluppa una
sensibilità romantica e una grande forza visionaria come nel quadro Il volo delle streghe. Divenuto pittore di corte, Goya si dimostra un
ritrattista impietoso e grottesco come si vede nella
Famiglia di Carlo IV.
Il suo disincanto per il clima oscurantista che dominava la Spagna si esprime nei dipinti del 1814 ispirati alla resistenza antifrancese del 1808 (2 maggio 1808, Fucilazione del 3 maggio 1808) e nelle “pitture nere” con cui decora la propria abitazione, tra cui Saturno che divora i suoi figli. - Théodore Géricault (1791-1824) supera i limiti della propria formazione neoclassica anche grazie a un viaggio in Italia e alla conoscenza della pittura rinascimentale.
Il Corazziere ferito che abbandona il campo di battaglia (1814) mette in scena la crisi degli ideali napoleonici.
La Zattera della Medusa, dipinto rivoluzionario per il soggetto contemporaneo, supera il Neoclassicismo e anticipa in alcuni aspetti il Realismo.
Tra le ultime opere, i ritratti degli alienati, ripresi dal vero in un manicomio parigino. - Eugène Delacroix (1798-1863) ammira i pittori del Rinascimento e, tra i propri contemporanei, il paesaggista inglese Constable: la sua pittura è attenta in particolare agli effetti cromatici.
Il massacro di Scio mette in scena, con una composizione armonica e controllata, un avvenimento recente.
Donne di Algeri nei loro appartamenti è dipinto dopo un viaggio in Africa settentrionale: ricco di dettagli puntualmente descritti, fu definito dal poeta Charles Baudelaire “un piccolo poema d’interni”.
La Libertà che guida il popolo celebra la rivoluzione di luglio del 1830, unendo motivi classici e spunti realistici. - In Italia la pittura di storia assume significati morali e patriottici, come nei Funerali di Tiziano di Enrico Gamba (1818-1887), nella Cacciata del Duca di Atene di Stefano Ussi (1822-1901) e nel Giuramento di Pontida di Amos Cassioli (1832-1891).
- Francesco Hayez (1791-1882) parte da una formazione neoclassica per approdare a una pittura ricca di effetti cromatici e luminosi.
Tra i dipinti a soggetto storico-patriottico si ricordano Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri e La congiura dei Lampugnani, che anticipano la diffusione del romanzo storico in Italia.
Grande ritrattista, Hayez ha tramandato l’immagine più nota di Alessandro Manzoni.
Pensiero malinconico e Il Bacio esprimono rispettivamente la crisi esistenziale della coscienza negli anni Quaranta del secolo e le speranze risorgimentali.