Massimiliano Fuksas
In avvio del terzo millennio l’architettura è suggestionata dall’elevata mobilità fisica e mentale della vita contemporanea e dagli scenari economici e culturali in continua mutazione del mondo globale. La lezione decostruttivista di Frank Gehry, con le sue sorprendenti linee oblique e incurvate, è stata la prima a intercettare tali fenomeni, e oggi viene rielaborata con declinazioni diverse da architetti che progettano forme fluide e dinamiche, spesso totalmente svincolate dalla funzione degli edifici e disegnate grazie all’apporto determinante del computer. Tra questi spicca l’italiano Massimiliano Fuksas (Roma 1944).