DOSSIER: Studio di George Dyer allo specchio

   dossier l'opera 

Francis Bacon

STUDIO DI GEORGE DYER ALLO SPECCHIO

Il tempo e il luogo

Nel 1963 Francis Bacon inizia la relazione con George Dyer, che diventa soggetto ricorrente dei suoi quadri: l’uomo sarà infatti ritratto più volte dall’artista nello studio del quartiere londinese di Reece Mews. Le prime rappresentazioni di Dyer restituiscono la virile sensualità del suo corpo nudo, mentre il quadro qui analizzato, dipinto nel 1968, si concentra sull’espressione del volto. Quest’opera rappresenta uno snodo fondamentale verso i successivi trittici dedicati da Bacon alla memoria del compagno morto nel 1971.

La descrizione e lo stile

Al centro di una stanza il protagonista in giacca e cravatta è seduto su una poltrona girevole; al suo fianco è collocato uno specchio rettangolare sostenuto da un piedistallo. L’ambiente, vuoto a eccezione della presenza di Dyer e degli arredi che lo accompagnano, ha un soffitto cromaticamente identico alla parete curvilinea di fondo, e come quest’ultima è completamente privo di chiaroscuri. Solo la linea di confine tra il muro e il piano di copertura orizzontale è segnata da un sottile tratto bianco che contribuisce a definire la profondità dello spazio. Una forte luce diffusa illumina dall’alto la scena disegnando una forma circolare sul pavimento, mentre un secondo flusso luminoso colpisce la figura da sinistra.
Il corpo del protagonista è come sconvolto da una forza centrifuga, che ne disgrega i profili e che intacca anche il ritratto vero e proprio del volto riflesso nello specchio: la testa del compagno di Bacon è, infatti, rivolta verso l’elemento riflettente, dove viene registrata l’immagine più potente del dipinto. La faccia di Dyer è sezionata in due parti; una, slittata in avanti e del tutto deformata, restituisce il profilo attraverso chiazze bianche e rosa stese con pennellate veloci; l’altra, meno distorta e tormentata, contiene l’arcata sopraccigliare, la capigliatura e l’orecchio. L’espressione dell’uomo è così trasfigurata in una sorta di specchio della verità, alla ricerca di stati d’animo nascosti e in una resa pregnante dell’effettiva percezione del soggetto da parte di Bacon.

   dossier i confronti 

Le figure di Bacon sono ritratte in interni dai colori forti e contrastanti, in cui di tanto in tanto sono presenti sedute, specchi, piccoli tavoli, pedane rialzate o intelaiature di sottili elementi lineari. Queste sparute ma importanti presenze che connotano lo spazio recano una memoria evidente degli arredi che l’artista progetta negli anni Trenta, utilizzando principalmente tubolari metallici e lastre di vetro per dar corpo a composizioni di forme primarie. Anche le geometrie e gli assetti cromatici dei tappeti disegnati da Bacon in questi anni anticipano alcuni caratteri della pittura successiva.

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri