il Punto su... L’arte tra le due guerre in Italia e in Germania

   » il Punto su… 

L’ARTE TRA LE DUE GUERRE IN ITALIA E IN GERMANIA

  • Il Ritorno all’Ordine (in francese rappel-à-l’ordre) è una tendenza dell’arte europea degli anni Venti e Trenta, che supera l’avanguardia per esplorare un nuovo dialogo con la tradizione e con il mestiere.
  • In Italia questa ricerca è portata avanti dal gruppo legato alla rivista “Valori Plastici”; ne fa parte anche Arturo Martini (1889-1947), che realizza sculture essenziali e sobrie fondate su una ricerca arcaizzante, come Il bevitore (1926).
  • Anche Marino Marini guarda alla statuaria etrusca, greca arcaica e romanica (Popolo, 1929).
  • L’etichetta di Realismo magico, di origine tedesca, si applica anche alla cultura letteraria e figurativa italiana, in cui la plasticità della forma si unisce a un’atmosfera di derivazione metafisica, come nel rigore geometrico di Felice Casorati (1883-1963) o in Antonio Donghi (1897-1963).
    Questi pittori affrontano anche il tema della maschera, come Gino Severini (1883-1966), reduce dall’esperienza futurista.
  • Il gruppo del Novecento si costituisce a Milano nel 1922 per impulso di Margherita Sarfatti, critica d’arte legata a Mussolini; tra i membri del gruppo, che accoglie suggestioni eterogenee, è Pietro Marussig (1879-1937), che si forma tra Monaco e Vienna ed elabora immagini di classicità moderna, come in Due donne al caffè (1924).
  • Mario Sironi (1885-1961) aderisce al gruppo del Novecento con opere di grande forza plastica e semplificazione formale (L’architetto, Solitudine); poi si dedica a pitture murali di committenza pubblica che interpretano la propaganda fascista (Il lavoro, 1933).
  • Altri artisti italiani, in polemica con il gruppo del Novecento, si aprono al confronto con l’arte europea; tra questi i pittori romani della Scuola di Via Cavour: Scipione (Gino Bonichi, 1904-1933), Mario Mafai (1902-1965) e la moglie Antonietta Raphaël (1900-1975).
  • Il pittore Osvaldo Licini (1894-1958) e lo scultore Fausto Melotti (1901-1986) scelgono l’Astrattismo, rispettivamente in chiave lirica e geometrica.
  • Il gruppo di Corrente si oppone all’arte ufficiale anche sul piano politico, assumendo Picasso come punto di riferimento, come dimostra la Crocifissione del 1941 di Renato Guttuso (1912-1987).
  • In Germania si forma la Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit), erede dell’Espressionismo ma anche del Dadaismo, che si dedica a tematiche di critica sociale e politica, con toni volutamente grotteschi; i maggiori esponenti sono Otto Dix (1891-1969) e George Grosz (1893-1959).
  • Mentre in Italia non si può parlare di arte di regime, il nazismo in Germania esercita uno stretto controllo sulla produzione artistica, promuovendo una produzione accademica e perseguitando quella di avanguardia, additata con disprezzo nel 1937 in una mostra dal titolo Entartete Kunst (Arte degenerata).
  • Nello stesso anno si tiene l’Esposizione Internazionale di Parigi, a cui partecipano gli Stati governati da regimi totalitari, che propongono esempi di arte celebrativa: il Padiglione tedesco è sormontato da un’aquila imperiale, quello sovietico si rifà a una retorica esaltazione del Socialismo e quello spagnolo espone Guernica di Picasso.

A confronto

Già nella pittura del Settecento appaiono personaggi del teatro e della commedia dell’arte, come il famoso Gilles di Watteau, che rappresenta in realtà un Pierrot ed era destinato all’insegna di un caffè di proprietà di un attore. La figura, dipinta con pennellate fluide, si staglia al centro della composizione e si rivolge all’osservatore con uno sguardo malinconico, mentre altri personaggi lo osservano divertiti. Nel dipinto di Donghi domina un’atmosfera di inquietudine e straniamento, sia per la posizione dei tre personaggi (Pulcinella di spalle e Arlecchino e un chitarrista visti di fronte) sia per la smorfia di Arlecchino.


MASCHERE NEL SETTECENTO E NEL NOVECENTO

 Jean-Antoine Watteau, Gilles (o Pierrot), 1718-1719

 Antonio Donghi, Carnevale, 1923

  DOMANDE GUIDA
1. Che cosa si intende per Ritorno all’Ordine e in quale Paese fu coniata questa definizione?
2. Quali scultori italiani rappresentano il Ritorno all’Ordine e quali sono i loro modelli?
3. Che cosa si intende per Realismo magico e in quale Paese fu coniata questa definizione?
4. Chi fu l’ispiratrice del gruppo del Novecento e quali ne erano gli scopi?
5. In che modo Sironi interpreta le esigenze della propaganda fascista?
6. Quali artisti italiani tra le due guerre scelgono la via dell’Astrattismo?
7. Quali sono i precedenti e le caratteristiche della Nuova Oggettività?
8. Che cosa intendeva il nazismo per “Arte degenerata”?
9. Come si presentarono Germania, Unione Sovietica e Spagna all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937?

Dossier Arte - volume 3 
Dossier Arte - volume 3 
Dal Neoclassicismo ai giorni nostri