Il tempo e il luogo
La fastosa reggia risale ai tempi di Carlo di Borbone (re di Napoli dal 1735 al 1759) che, all’interno del suo piano di rinnovamento urbanistico della città di Napoli, attorno al 1751, ne finanzia il progetto. Per l’ambiziosa costruzione della Reggia di Caserta, alla quale egli stesso contribuisce con disegni e richieste precise, il re convoca un architetto e ingegnere all’epoca assai stimato: Luigi Vanvitelli, figlio del celebre vedutista di origine olandese Gaspard van Wittel. La reggia doveva rivaleggiare per grandezza e sontuosità con quella di Versailles.Vanvitelli inizialmente studia a Roma con il padre, pensando di dedicarsi alla professione di pittore, ma dopo i trent’anni si afferma come architetto versatile e si impone per uno stile di ricercata sobrietà. Autore di importanti opere di restauro, è assai abile anche come ingegnere civile.
Prima di progettare la Reggia di Caserta, Vanvitelli lavora a Perugia, Siena, Loreto, fino ad Ancona, dove è suo il progetto del Molo Nuovo. È inoltre l’architetto della Fabbrica di San Pietro, incarico che mantiene fino alla morte.