Dossier Arte - volume 1 

5 La Grecia arcaica due elementi verticali portanti, pilastri o colonne, sui quali scarica il peso un elemento orizzontale, l architrave); la decorazione scultorea e pittorica. Quest ultima, che è quasi andata del tutto perduta, ricopriva originariamente molte parti dell architettura, conferendo al tempio un immagine ben diversa dal candore che vediamo oggi. La copertura del tempio è data da un tetto a spiovente con tegole e coppi in terracotta che terminano in gocciolatoi a protome animale, mentre le estremità dei coppi sono chiuse da elementi semicircolari detti antefisse. Il tetto a spiovente crea in facciata la tipica terminazione a forma triangolare, il frontone, che nel suo spazio interno (timpano) ospita la decorazione più monumentale dell edificio ed è sormontato da un elemento ornamentale, inizialmente semicircolare e poi figurato, detto acrotèrio (acroteri minori si trovano alle estremità dei due spioventi). Le colonne poggiano su un basamento detto stilòbate, ultimo elemento della gradinata (crepìdine), e sono composte da una base, dal fusto e dal capitello, a sua volta costituito da due elementi: l echìno, svasato verso l alto, e l àbaco, con funzioni di raccordo con l architrave. La fascia orizzontale che separa le colonne dalla copertura è detta trabeazione ed è composta da architrave, fregio e cornice. Per quanto riguarda la pianta del tempio (14), la cella è preceduta da un portico, il prònao, delimitato dalle ante, cioè dai prolungamenti dei due lati lunghi della cella, tra le quali vi sono due colonne di sostegno dette in antis, cioè tra le ante . in riferimento a tale denominazione che viene definita in antis la tipologia più semplice di tempio, costituita solo dalla cella, dal pronao e da due colonne frontali (15). Talvolta il pronao è replicato anche nella parte posteriore della costruzione: in questo caso assume il nome di opistòdomo ed è scandito anch esso da colonne, ma a differenza del pronao non comunica con la cella. Quando solo il pronao è preceduto da una fila di quattro o più colonne, il tempio è detto pròstilo, mentre anfipròstilo è quello che mostra uno sviluppo speculare nella parte posteriore. Nei templi più prestigiosi una fila di colonne, la perìstasi, cinge tutto il perimetro della cella e il tempio è detto perìptero; in casi più rari, la peristasi è raddoppiata e il tempio è detto dìptero. Molto più raramente i templi hanno una pianta circolare, definita dal termine greco th los, con le colonne che scandiscono completamente il perimetro e la cella circolare che si conclude con una copertura conica. 14. Le parti del tempio greco. 15. Tipologie di templi greci. opistodomo cella cella pronao pronao opistodomo anta cella anta IN ANTIS pronao PR STILO ANFIPR STILO opistodomo cella opistodomo cella pronao pronao cella D PTERO TH LOS peristasi cella o na s 86 pronao PER PTERO

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Dalla Preistoria al Gotico