Dossier Arte - volume 1 

Le origini dell arte greca La ceramica nel Periodo di Formazione servivano, oltre che per segnalare la tomba, per le libagioni in onore dei defunti, cioè per quegli atti sacrificali con cui alcuni prodotti, come vino, latte o miele, venivano versati in offerta ai morti. Sui coperchi di alcune forme vascolari chiuse, come le pissidi, compaiono manici plastici (3), che riprendono le figure di uomini o cavalli prodotte nello stesso periodo dalla piccola statuaria in terracotta, bronzo e avorio a scopo votivo o funerario. Per quanto riguarda la decorazione, si assiste a un aumento dei motivi geometrici, che progressivamente ricoprono tutta la superficie del vaso scandendone la forma (4). Il risultato è una successione di strisce ornamentali, in genere più alte sulla pancia e sul collo del vaso, riempite da catene di elementi geometrici. Tra questi prevalgono cerchi, rombi, punti, scacchi, reticolati, zigzag e meandri . La decorazione geometrica può essere interrotta da piccole figure di animali, come cavalli, cervi e capri pascenti, cigni o altri uccelli acquatici, che in alcuni casi contraddistinguono le officine di produzione: l effetto voluto è sempre di tipo ornamentale, mai naturalistico, e ricorda l arte della tessitura. All interno di questo tessuto decorativo trova spazio anche la figura umana, ridotta però a una rappresentazione schematica e astratta: gli uomini e le donne sono semplici silhouette nere con il torso di prospetto (cioè visto frontalmente) reso da un triangolo, gambe di profilo, braccia filiformi piegate ad angolo e macchie nere per la testa con sporgenze per rendere nasi e menti (5). In genere le figure, tutte uguali, sono disposte una di seguito all altra in sfilate, danze o cortei, oppure sono raffigurate simmetricamente attorno al letto del defunto. Le scene più frequentemente rappresentate sono infatti, a causa della destinazione dei vasi, momenti della cerimonia funebre come il trasporto della salma su un carro (ekphor ) o la sua esposizione sul letto funebre (pr thesis) ( p. 74). Non mancano raffigurazioni ispirate alla guerra, come duelli, battaglie navali (6) e naufragi, e in qualche caso anche scene mitiche. La finalità di questi temi era probabilmente l eroizzazione della persona scomparsa in base allo spirito dei poemi omerici (l Iliade risale proprio a quest epoca), a cui rimandano le immagini di cavalieri, guerrieri con scudo e navigatori. Il principale centro di produzione della ceramica in stile Geometrico è Atene, che nel corso dell VIII secolo a.C. esercita un vero e proprio dominio culturale e commerciale su tutta la Grecia: gli straordinari vasi attici vengono esportati nel Peloponneso, nelle isole e in Asia Minore, favorendo così la diffusione di un linguaggio comune. Lo stile Geometrico attico raggiunge la sua massima espressione nelle anfore e nei crateri funerari, la maggior parte dei quali sono stati rinvenuti nella necropoli del D pylon, così denominata perché situata appena al di fuori delle mura di Atene, nei pressi del luogo in cui verrà costruita la porta del D pylon (in greco doppia porta ). Sono proprio i reperti del D pylon a costituire la fonte principale delle attuali conoscenze sullo stile di questo periodo. Per il Geometrico maturo (750-700 a.C.), fase in cui si collocano le più importanti realizzazioni artistiche, gli studiosi parlano addirittura di stile del D pylon . 5. Maestro del D pylon, Cratere del Louvre, particolare con scena di pr thesis, 750 a.C. ca., ceramica dipinta. Parigi, Museo del Louvre. 6. Cratere, 770 a.C. ca. (Geometrico), ceramica dipinta, h 99,1 cm. New York, Metropolitan Museum. 73

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Dalla Preistoria al Gotico