Dossier Arte - volume 1 

L arte egizia La scultura Spesso la colorazione della pelle è rossa per i maschi e gialla per le femmine. Questa convenzione, che permane fino all Epoca Tarda, compare non solo nella scultura, ma anche nei bassorilievi e nelle pitture: in tal modo si vuole sottolineare la delicatezza della pelle femminile, più chiara di quella maschile, esposta maggiormente al sole. 25. Seneb con la famiglia, Antico Regno; V dinastia (2614-2479 a.C.), calcare dipinto, h 34 cm. Il Cairo, Museo Egizio. 26. Statuetta di donna che macina il grano, 2400 a.C. ca., pietra calcarea dipinta, h 25,5 cm. Firenze, Museo Egizio. e amministrativa. L iconografia dello scriba è riprodotta anche in un celebre gruppo scultoreo che raffigura il nano Seneb insieme alla famiglia (25). Seneb era il capo di tutti i nani guardarobieri del Palazzo reale e sacerdote del culto funerario dei re Cheope e Djedefra (IV dinastia, 2579-2547 a.C.). La statua lo mostra seduto con le gambe incrociate e vestito di un corto gonnellino; la sua deformità fisica non è affatto celata. Accanto siede la moglie Senetites, che abbraccia teneramente Seneb; la donna indossa una parrucca nera corta, sotto la quale, sulla fronte, si intravedono i capelli naturali . Ai piedi di Seneb, i due figli nudi sono colti nel gesto infantile di succhiarsi il dito. Il maschio ha la treccia della fanciullezza, tipica dell iconografia egizia dei bambini. Le statue sono collocate sotto le gambe di Seneb, contribuendo a conferire simmetria e unità al gruppo. Molto frequenti nei corredi funerari erano anche le statuette di servitori, che avevano la funzione di continuare a servire il padrone nell aldilà. Nell Antico Regno sono tipiche le statuette di donne che macinano un cereale (26) o preparano la birra, di solito realizzate in calcare, mentre nel Medio Regno prevalgono le statuette in legno di portatori di offerte e veri e propri modellini che riproducono scene di vita quotidiana relative alla preparazione di cibi, mobili o tessuti. 47