Dossier Arte - volume 1 

14 Il Gotico Uno scrigno prezioso opera del senese Ugolino di Vieri (Siena, documentato tra il 1329 e il 1380 ca.) il prezioso Reliquiario del Corporale (109-110), destinato a contenere il panno liturgico di lino, detto appunto corporale , reliquia del miracolo di Bolsena. Secondo la tradizione, in quell occasione un ostia consacrata si trasformò in carne e sangue: fu proprio per ricordare questo miracolo che venne fondato il Duomo di Orvieto. Il reliquiario ha la stessa forma della facciata della cattedrale ed è decorato con on Storie della Passione di Cristo e del Corporale, confrontabili per l iconografia onografia e per lo stile con le opere dei grandi maestri della pittura senese. La tecnica adottata è quella dello smalto traslucido, che he consiste nell applicazione di impasti vetrosi su un supporto metallico lavorato a rilievo bassissimo. ssimo. Si tratta di una tecnica ca tipica dell oreficeria senese, inaugurata urata alla fine del Duecento da Guccio di Mannaia (Siena, documentato dal 1291 291 al 1322) nel prezioso Calice (111) eseguito per papa Niccolò IV. 111. Guccio di Mannaia, a, Calice, 1288-1292, argento dorato e smalti, h 22 cm. Assisi, Museo del Tesoro della Basilica ilica di San Francesco. 109-110. Ugolino di Vieri, Reliquiario del Corporale, intero e particolare con la Crocifissione e la Deposizione, 1337-1338, argento dorato e smalti, h 139 cm.. Orvieto, Duomo. 450

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Dalla Preistoria al Gotico