Dossier Arte - volume 1 

Tra le scene del Nuovo Testamento rappresentate nella navata spicca l episodio della Lavanda dei piedi, in cui Cristo, prima dell Ultima cena, lava i piedi agli apostoli in segno di umiltà. Le figure sono descritte ancora secondo modelli stilistici bizantini, ma con una vivacità nuova e una peculiare attenzione ai gesti e ai movimenti. detto tetramorfo. Nella zona inferiore vi sono tre angeli: al centro è raffigurato san Michele arcangelo, che indossa un abito di foggia raffinata e materiale prezioso. A sinistra e a destra delle figure angeliche stanno rispettivamente l abate Desiderio, responsabile, come si è visto, della commissione degli affreschi, e Benedetto, il fondatore dell ordine a cui faceva capo il monastero. Dal punto di vista stilistico il ciclo dipende ancora dalla pittura bizantina, come si riscontra osservando le figure statiche e maestose. Nelle scene più narrative che decorano la navata, però, si nota un tono più libero e vivace, con i personaggi rappresentati in una maniera più naturalistica: questa libertà espressiva conferma l ipotesi che siano stati pittori italiani e non orientali a lavorare nella chiesa. L abate Desiderio fu sicuramente il promotore della decorazione affrescata e l ideatore del programma iconografico, mentre non è chiaro il suo ruolo nella decisione di edificare la chiesa: l affresco però, con il religioso che regge un modello dell edificio in atto di offrirlo a Cristo, sembra attribuirgli il titolo di vero e proprio fondatore. 379

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Dalla Preistoria al Gotico