Dossier Arte - volume 1 

Il Sole e la Luna sono raffigurati rispettivamente da un testa maschile (sopra) e da una testa femminile (a destra) entro una corona di foglie. Tali raffigurazioni riprendono l iconografia dei clipei (dischi di metallo o di marmo con immagini di dèi o eroi) diffusi in epoca ellenistica e romana. soldati si giocano ai dadi la tunica di Cristo, mentre un centurione con lo scudo ne indica con la mano la figura, a testimoniare che in lui riconosce il figlio di Dio. Intanto, Nicodemo, un fariseo avvicinatosi al Cristianesimo, è salito sulla scala e sta togliendo un chiodo dalla croce, mentre dall altro lato Giuseppe d Arimatea sorregge il corpo senza vita di Cristo. Al di sotto dei bracci della croce si trovano le personificazioni della Chiesa, a sinistra, che, come dice l iscrizione, è esaltata dalla morte e resurrezione di Cristo, e della Sinagoga, a destra, alla quale un angelo fa cadere la corona, per sottolineare la vittoria della religione cristiana su quella ebraica. Il Sole e la Luna, raffigurati simbolicamente come due teste all interno di corone, ribadiscono la contrapposizione tra la schiera dei seguaci di Cristo e quella dei suoi persecutori. La scena, infatti, è divisa nettamente in due parti secondo un preciso simbolismo: a sinistra per chi guarda, quindi a destra di Cristo, i personaggi raffigurano il Bene, a destra dell osservatore il Male; è però significativo che, al di là delle divisioni tra salvati e peccatori, Cristo, dalle braccia lunghissime e sproporzionate, sembri accogliere tutti con il suo gesto. La Deposizione dell Antelami è un capolavoro senza precedenti, che vive di profondi rimandi all arte dei secoli passati e, insieme, di soluzioni innovative. Tra gli elementi classici vi sono la cornice a rosette, l equilibrio compositivo e l ordine geometrico che regnano nella scena. Alcuni dettagli confermerebbero invece l influenza dello stile provenzale e i contatti di Antelami con la scultura francese: le figure, soprattutto se confrontate con quelle di Wiligelmo a Modena, eseguite circa sessant anni prima, sono allungate ed eleganti e il dramma sacro risulta nel complesso più composto; più raffinati sono anche i preziosi dettagli delle vesti eseguiti a trapano. Del tutto nuova, infine, è la ricerca di una spazialità tridimensionale: i soldati che si spartiscono la veste di Cristo sono seduti a semicerchio, a suggerire la profondità, mentre gli altri personaggi, pur disposti in due file ordinate, hanno piedi che, sfruttando la minima profondità della cornice, poggiano saldamente a terra. 375

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Dalla Preistoria al Gotico