Ravenna: dall’Impero romano alla dominazione bizantina

12 Dal Paleocristiano all Alto Medioevo Ravenna: dall Impero romano alla dominazione bizantina Ravenna capitale dell Impero Nel V e nel VI secolo, la città di Ravenna, che era stata fino ad allora centro modesto e privo di una tradizione architettonica, conobbe una straordinaria stagione artistica. Dal 402 Onorio, successore di Teodosio a capo dell Impero d Occidente, vi trasferì la capitale da Milano; la città divenne così centro del potere politico sotto gli ultimi imperatori romani (402-476) e durante la successiva dominazione barbarica (493-526) e bizantina (526-568). I monumenti di Ravenna hanno subìto trasformazioni meno radicali rispetto a quelli di Roma e di Milano dello stesso periodo, e sono in gran parte ben conservati, anche se il piano su cui sorgono si trova più in basso di quello attuale della città a causa del fenomeno di subsidenza, cioè il lento e progressivo abbassamento del suolo che interessa tutto il territorio. „ Battistero degli ortodossi Tra i monumenti ravennati più significativi c è il Battistero degli ortodossi (20), che prende questo nome in contrapposizione a quello degli ariani (i seguaci dell eresia di Ario, che negava la natura divina di Cristo e che incontrò un grande seguito, in particolare tra i barbari ). L edificio, a pianta ottagonale (21), risale al 400 circa e in origine non era coperto da una cupola; solo mezzo secolo dopo, sotto il vescovo Neone (da cui l altro nome con cui è noto l edificio, Battistero neoniano), furono costruite le parti alte dei muri perimetrali e la cupola in vasi laterizi. La muratura esterna ha come unico elemento decorativo fasce di lesene, mentre il fregio ad archetti pensili (archetti ciechi aggettanti che poggiano su brevi sostegni incassati nella muratura) è frutto di un rifacimento del primo Medioevo. La decorazione dell interno risale in parte all inizio e in parte alla metà del V secolo; oltre alle cornici in stucco attorno alle finestre, comprende i mosaici della cupola (22), con il Battesimo di Cristo al centro e intorno gli apostoli, altari e troni vuoti (una raffigurazione detta etimasìa, che allude al trono di Dio nel Giudizio finale). I mosaici mantengono alcuni aspetti della tradizione ellenistica e romana, come il fiume Giordano personificato in un vecchio che si bagna nelle acque e gli apostoli rappresentati come filosofi antichi; il loro movimento attorno alla cupola ne sottolinea la circolarità. Lo sfondo dorato della scena centrale, invece, si riferisce al mondo ultraterreno, nel quale la resa della terza dimensione perde importanza. 20. Battistero degli ortodossi, prima metà del V secolo, esterno. Ravenna. 298 „ Mausoleo di Galla Placidia La sorella di Onorio, Galla Placidia, fu reggente dell Impero (425-437) per il figlio Valentiniano III e promosse la costruzione di molte chiese a Ravenna. Da lei prende il nome il Mausoleo di Galla Placidia, che era in realtà una piccola costruzione annessa alla Chiesa di Santa Croce e dedicata a san Lorenzo, probabilmente con una destinazione funeraria, come dimostra la presenza di sarcofagi paleocristiani. L imperatrice, però, morì a Roma nel 450 e fu sepolta nel mausoleo imperiale presso San Pietro in Vaticano. La pianta è a forma di croce (23), con un braccio leggermente più lungo degli altri; la cupola all incrocio dei bracci è costruita con tubi di terracotta ed è racchiusa all esterno in una torretta a base quadrata (tiburio); i bracci sono coperti con volte a botte. Mentre l esterno (24) ha come unico ele-

Dossier Arte - volume 1 
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Dalla Preistoria al Gotico