Dossier Arte - volume 1 

L arte romana in età imperiale L età augustea mare l attenzione prima di un discorso; ma nonostante indossi la lorica in cuoio, l armatura da parata tipica degli antichi Romani, lo schema a cui si rifà la scultura è stato accostato a quello classico del Doriforo di Policleto, con la lancia (andata perduta) nella sinistra; anche il volto, fortemente idealizzato, armonico e disteso, appare ispirato al modello classico. Di particolare interesse è la scena rappresentata sulla corazza (3). In alto c è la personificazione del Cielo, cui si contrappone in basso quella della Terra: questi due elementi intendono sottolineare l importanza cosmica dell evento raffigurato. l inizio, infatti, di una nuova, splendida era: lo dimostra, subito sotto il Cielo, la raffigurazione della quadriga del Sole che arriva impetuosamente, preceduta dall Aurora e da Fosforo, la rugiada del mattino. Al centro tra le personificazioni di due delle province appena pacificate Fraate IV re dei Parti riconsegna all ambasceria romana, guidata da Tiberio, figlio adottivo di Augusto, le insegne che Crasso aveva perso nella disfatta di Carre del 53 a.C. Si tratta di un episodio realmente avvenuto nel 19 a.C., che assume qui un gran- de significato politico. Più in basso, ai lati della Terra, si vedono Apollo a cavallo di un grifo e Diana-Luna sulla cerva: le personificazioni delle due parti del giorno indicano che la pace sarà eterna. In origine, il significato dell intera scena era rimarcato dall uso di un accesa policromia. L Augusto di Prima Porta è dunque il condottiero che ha combattuto per la pace e la prosperità di tutto l Impero e ora, sotto la protezione degli dèi, ripristina la grandezza del passato, nel solco di una classicità garantita dal richiamo a Policleto. Si tratta di un opera di propaganda, ma di grandissimo respiro: d ora in poi, la statua servirà da modello per rappresentare l imperatore, la sua gloria e i suoi benefici. „ Augusto Pontefice Massimo Il valore assunto dalla tradizione nel programma politico di Augusto è evidente in un altra celebre statua, rinvenuta in via Labicana (4) e risalente agli inizi del I secolo d.C. Qui l imperatore, dismesso ogni segno militare, è rappresentato nelle vesti di pontefice massimo, ovvero di capo del collegio sacerdotale dei pontefices. Vestito di una lunga toga, un lembo della quale gli copre il capo, Augusto si accinge a celebrare un sacrificio. La mano destra, sollevata, doveva sorreggere la pàtera, un piccolo piatto rituale. Il volto, che riprende lo stesso modello dell Augusto di Prima Porta e appare sobrio e sereno, come pervaso da una forte spiritualità, concorre a definire l immagine di un uomo dedito alla pietas, ossia rispettoso degli dèi e degli antenati e fedele alla profonda religiosità dei padri. Il tipo della toga allungata, che forma uno sbuffo al centro della figura, rivestendo tutto il corpo con le ampie pieghe arrotondate, costituirà per almeno due secoli il modello d abito nella rappresentazione del buon cittadino. „ Gemma augustea Un vero e proprio manifesto di propaganda imperiale, realizzato per celebrare la potenza, la pace e la ricchezza che la casa di Augusto dona alla Terra, è la Gemma augustea (5). Si tratta di un enorme e prezioso cammeo in ònice, datato intorno al 10 d.C.: l epoca di Augusto si presenta come 229

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Dalla Preistoria al Gotico