L’arte ellenistica

7 L Ellenismo L arte ellenistica Un fenomeno diversificato In Età Ellenistica, l arte greca si diffonde in tutto il bacino orientale del Mediterraneo, fino all Asia mediorientale e centrale, divenendo, da espressione culturale di un popolo legato da comuni radici linguistiche, religiose e filosofiche, uno stile universale, influenzato da culture molto diverse. In virtù di questo processo di contaminazione tra linguaggi e concezioni estetiche differenti, l arte ellenistica appare come un fenomeno molto diversificato, non riconducibile a una visione artistica univoca. L arte diviene sfarzosa, allo scopo di esaltare la gloria dei prìncipi, che sono ormai i più importanti committenti della produzione pittorica e scultorea. L esaltazione del potere dei sovrani è affidata anche all architettura, con la risistemazione urbanistica delle città e la realizzazione di opere pubbliche monumentali. Si affermano così i grandi spazi della pittura parietale, i maestosi donàri (ossia gli oggetti votivi dedicati agli dèi o gli edifici che li contengono), la statuaria colossale, le composizioni architettoniche di tipo scenografico, come i colonnati degli spazi urbani. Tra le capitali ellenistiche, Pergamo diventa il centro propulsore di uno stile dominato da magniloquenza e teatralità. La rottura con il Classicismo Il superamento dei princìpi di equilibrio, simmetria e razionalità propri dell arte classica è già evidente nel Tardo Classicismo, ma è in Età Ellenistica che, attraverso il contatto con altre culture e l apertura di orizzonti più vasti, si crea un linguaggio artistico davvero nuovo. Nell ambito della scultura e della pittura si sviluppa un filone che riadatta i modelli e i canoni dell Età Classica al ritratto celebrativo. Un arte individualistica Al tempo stesso l arte perde le sue caratteristiche civili e diviene in gran parte individualistica. Gli artisti di corte, ormai svincolati dai legami sociali tipici della p lis, rivolgono la loro attenzione a un essere umano indagato non più nella sua dimensione sociale, ma nei suoi aspetti fisici e psicologici individuali. La figura umana non è più rappresentata soltanto in immagini che ne immortalano la bellezza ideale e la gioventù atletica, ma anche nell infanzia o nella vecchiaia, oltre che in diversi atvec teggiamenti espressivi, e con te un nuovo gusto naturalistico che supera decisamente la c tendenza all idealizzazione t propria dell arte classica. Ai pr temi epici che riecheggiano combattimenti e battaglie si aggiungono così figure colte in situazioni intime e quotidiane Muse, ninfe e nereidi che danzano p presso un bosco o si bagnano nelle sorg sorgenti d acqua , rese con un raffinato virtuosismo volto a comunicare pathos e a suscitare stupore ed pat emozione nell osservatore. Toro Farnese (Il supplizio di Dirce), copia romana del III secolo d.C. da originale in bronzo (di Età Ellenistica), marmo, h 370 cm. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. Afrodite di Capua, copia romana del II secolo d.C. da originale in bronzo (IV secolo a.C.), marmo, h 210 cm. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. 150

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico