5.  LA GRECIA ARCAICA

Le origini dell’arte greca

Dal Periodo di Formazione all'Età Arcaica

Il concetto di arte ha, per il mondo greco antico, un contenuto diverso da quello odierno. Il termine greco che designa l’arte, téchne, ha un significato ampio e indica, in generale, la produzione di qualcosa o la capacità stessa di produrre qualcosa; da téchne derivano infatti termini come "tecnica" o "tecnologia". In greco, dunque, le nostre parole "arte", "tecnica", "produzione" e "capacità produttiva" rientrano tutte nel medesimo ambito semantico. Grazie alla téchne l’uomo produce, crea, avvicinandosi così alla divinità.
Le origini dell’arte greca si collocano nel Medioevo ellenico, coincidente in parte con un lungo Periodo di Formazione artistica (XII-VIII secolo a.C.). Si delineano in quest’epoca i caratteri costitutivi dell’arte greca, che nell’Età Arcaica (VIII-V secolo a.C.) esprime i suoi primi frutti maturi. La produzione artistica dell’Età Arcaica ha per teatro le póleis, dove arte e architettura hanno uno sviluppo straordinario e vengono realizzate alcune delle più grandi creazioni artistiche di tutti i tempi.

La ceramica: "fossile-guida" e specchio della civiltà

Tra le diverse produzioni artistiche, la ceramica riveste un peso fondamentale, non solo per i risultati estetici raggiunti, ma anche per il suo ruolo di " fossile-guida", cioè di documento imprescindibile per lo studio della storia e dei contatti culturali e commerciali della Grecia. La ceramica costituisce anche un importante mezzo per conoscere la pittura greca, andata quasi interamente perduta. Un vaso – o anche un suo frammento – permette di datare lo strato di uno scavo; testimonia l’evoluzione del gusto estetico e le influenze esterne; racconta i miti e testimonia, attraverso la rappresentazione di scene ricche di particolari, aspetti della storia, della politica e della cultura materiale del tempo (come l’abbigliamento, l’arredamento, gli utensili o i mezzi di trasporto). Ciò avviene in particolare durante l’Età Arcaica, quando si afferma nella decorazione ceramica una cultura figurativa che ha come tema principale l’uomo, la sua immagine e le sue attività. Atene e la sua regione (l’Attica) sono il fulcro e il centro di propulsione di questa nuova concezione della pittura vascolare (realizzata cioè sui vasi).

La scultura e l'architettura

Nel corso del VI secolo a.C. anche la scultura inizia a riflettere i princìpi emergenti della cultura greca, che pone appunto l’uomo al centro della concezione del mondo. La figura maschile nuda, koúros, e quella femminile vestita, kóre, rappresentano una bellezza ideale, l’espressione più alta dell’ordine in atto nella natura. Anche nel progettare gli edifici, e soprattutto i templi, l’uomo è il punto di riferimento. L’architettura greca si fonda infatti sulla ricerca dell’equilibrio, e a tal fine elabora un sistema di norme costruttive fondato sulle proporzioni del corpo umano. A questo proposito l’architetto romano Vitruvio Pollione scrive nel I secolo a.C.: «Nessun tempio potrebbe avere una razionale progettazione senza simmetria e proporzione, cioè senza avere un esatto rapporto proporzionale con le membra di un ben formato corpo umano» (De architectura, III, I, 1).

Dossier Arte - volume 1 
Dossier Arte - volume 1 
Dalla Preistoria al Gotico