SCIENZA & SALUTE

FUMO E INQUINAMENTO: NEMICI INSIDIOSI DEI POLMONI

Ormai è confermato da un’enorme quantità di dati statistici e studi scientifici: le sostanze chimiche contenute nel fumo di una sigaretta sono varie e hanno effetti diversi sull’organismo, tutti nocivi. Due componenti, in particolare, sono quelle che compromettono il delicato tessuto degli alveoli polmonari: il catrame e le sostanze irritanti. Le particelle di catrame contenute nel fumo si depositano nell’epitelio polmonare, compromettendo l’elasticità del tessuto. Inoltre il catrame è composto da diverse sostanze cancerogene, in grado cioè di provocare un tumore ai polmoni, ossia una divisione incontrollata delle cellule che porta alla formazione di una massa, la quale, per esempio, può impedire gli scambi gassosi o provocare emorragie: il 90% delle persone colpite da tumore ai polmoni sono fumatori. Le sostanze irritanti si formano in seguito alla combustione del tabacco e provocano il blocco dell’attività delle ciglia della mucosa tracheale, impedendo l’eliminazione di polveri e microbi; le conseguenze sono tosse persistente e bronchite (infiammazione dei bronchi).
È importante sottolineare che i rischi di contrarre malattie ai polmoni diminuiscono in maniera significativa non appena si smette di fumare e, a distanza di alcuni anni, i polmoni possono tornare quasi alla normalità.
Recentemente è stato dimostrato che anche l’inquinamento atmosferico – per esempio, le emissioni dei gas di scarico delle auto, delle industrie, delle centrali elettriche o degli impianti di riscaldamento delle case – è un’importante causa di tumore ai polmoni. A lanciare l’allarme è l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), nel tentativo di indurre i governi delle diverse parti del mondo, Europa compresa, a mettere in atto politiche ecologiche efficaci, soprattutto nell’ambiente urbano.

Scienze evviva! - volume C
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Il corpo umano