LA CARTILAGINE
Accanto al tessuto osseo, l’altra componente principale dello scheletro è la cartilagine o tessuto cartilagineo. La cartilagine è formata da cellule tondeggianti, dette condrociti
(5), immerse in un’abbondante sostanza intercellulare composta per il 60% di acqua, ricca di fibre elastiche ma priva di sali minerali.
L’assenza di sali minerali spiega la particolare flessibilità e resistenza della cartilagine. Alla nascita lo scheletro del bambino è prevalentemente formato da cartilagine, quindi è più morbido ed elastico di quello di un adulto. In seguito, durante la
crescita, quasi tutto il tessuto cartilagineo si arricchisce di sali minerali e si trasforma
in tessuto osseo: questo processo è noto come ossificazione (6). Nell’adulto la cartilagine rimane solo in alcune strutture del corpo, come i padiglioni delle orecchie, la punta del naso (7), le estremità delle costole e i punti di unione tra alcune ossa.
(6) L'ossificazione
Nelle ossa lunghe l’ossificazione inizia nella diafisi e procede verso le epifisi, dove compare un altro centro di ossificazione. I vasi sanguigni invadono la cartilagine; gli osteoblasti prelevano dal sangue i sali minerali e li depositano nella cartilagine, facendola indurire. Anche dopo la trasformazione della cartilagine in osso, tra l’epifisi e la diafisi rimangono due dischi cartilaginei che permettono all’osso di allungarsi durante tutto lo sviluppo di un individuo, in genere fino ai 25 anni di età.