LA RISPOSTA IMMUNITARIA HA UNA MEMORIA
La risposta immunitaria possiede due caratteristiche fondamentali:
- è specifica, perché, come abbiamo visto, agisce sui microrganismi e sulle sostanze estranee riconoscendoli dalla forma dell’antigene e attaccandoli con gli anticorpi per esso specifici;
- genera una memoria immunologica.
Si è scoperto infatti che, attraverso processi complessi, alcuni
linfociti, detti cellule della memoria, acquisiscono la
capacità di conservare il ricordo della “battaglia” combattuta
contro ogni singolo agente infettivo e, nel caso in cui uno di essi si ripresenti, sono in grado di produrre subito gli anticorpi necessari a sconfiggerlo. Grazie alle cellule della memoria, nel caso di una nuova infezione i sintomi non faranno in tempo a comparire: si dice allora che l’individuo è diventato
immune a quella malattia.
Grazie all’immunizzazione è assai raro ammalarsi due volte di varicella (7), per esempio, ma non succede lo stesso per altre malattie infettive, come l’influenza. La durata dell’immunità, infatti, dipende dalla durata delle cellule della memoria, che non è sempre la stessa. Inoltre alcune malattie, come il raffreddore o l’influenza, sono causate da molti virus (8), che sono diversi fra loro e mutano nel tempo modificando la loro struttura, così che le cellule della memoria non sono in grado di riconoscerli.