COME AVVIENE LA RISPOSTA IMMUNITARIA
I milioni di linfociti che in ogni momento circolano nel sistema linfatico e nel sangue rispondono alla presenza di antigeni producendo sulla propria membrana anticorpi “su misura”, cioè perfettamente complementari, nella struttura, agli antigeni stessi. Legandosi agli antigeni, gli anticorpi trasformano le cellule di quel microrganismo
patogeno in bersagli ben visibili, le ammassano e permettono l’intervento distruttivo
dei macrofagi (6).
Esistono diversi tipi di linfociti. Tra di essi, i linfociti B producono gli anticorpi che identificano le sostanze estranee; in caso di infezione si moltiplicano velocemente, originando nuovi linfociti B, i quali producono tutti lo stesso tipo di anticorpo specifico. All’azione dei linfociti B si aggiunge quella dei linfociti T: i linfociti T-helper, (dall’inglese, «aiutanti») aiutano i linfociti B a produrre anticorpi; i linfociti T-killer (dall’inglese, «assassini») riconoscono microrganismi invasori e cellule del corpo infettate dai virus, attaccandoli e provocandone la morte.
Il sistema immunitario impiega qualche giorno per produrre gli anticorpi corretti; per questo, quando un virus o un batterio entrano per la prima volta nell’organismo, la malattia si manifesta comunque. Appena gli anticorpi si sono formati, però, la loro azione rapida ed efficace debella, cioè sconfigge, l’infezione: in un corpo sano la guerra finisce con la sconfitta dei microrganismi patogeni, e a quel punto si bloccano sia la moltiplicazione dei linfociti sia la produzione degli anticorpi.