IN SINTESI  ›› LA LEZIONE BASE    didattica inclusiva  

TERREMOTI E VULCANI

I TERREMOTI

  • Nelle profondità della Terra le forze endogene spostano e trasformano grandi masse rocciose. Queste si deformano fino a rompersi, sprigionando energia, che si propaga alle masse rocciose circostanti: si origina così un TERREMOTO.
    I terremoti sono movimenti della crosta terrestre dovuti all’improvvisa liberazione dell’energia accumulata dalle rocce.
  • Il punto in cui il terremoto ha origine si chiama IPOCENTRO ed è situato in profondità nel sottosuolo. Il punto della superficie terrestre più vicino all’ipocentro è detto EPICENTRO.
  • L’energia si libera sotto forma di onde, le cosiddette ONDE SISMICHE, che dall’ipocentro possono raggiungere la superficie della Terra. Le onde interne si dividono in onde primarie (onde P), che sono le prime ad arrivare, e onde secondarie (onde S), più lente. Nel momento in cui arrivano in superficie, le onde interne diventano onde superficiali (onde L), che possono essere di tipo ondulatorio o sussultorio.
  • La maggior parte dei terremoti si origina in corrispondenza di fratture della crosta terrestre chiamate FAGLIE.
  • Quando un terremoto si verifica sul fondo di oceani o mari può creare onde che arrivano sulle coste con grande forza distruttiva. Si parla allora di MAREMOTO o TSUNAMI.
  • Per REGISTRARE I TERREMOTI gli scienziati utilizzano uno strumento chiamato sismografo.
  • Per MISURARE UN TERREMOTO si possono valutare l’energia sprigionata (magnitudo) oppure i danni provocati. Nel primo caso si utilizza la scala Richter, nel secondo la scala Mercalli.
  • La maggiore o minore probabilità che un terremoto possa verificarsi in una determinata zona è detta RISCHIO SISMICO.

Effetti del terremoto in Abruzzo del 2009.

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I VULCANI

  • Il MAGMA è roccia fusa incandescente mescolata a vapore acqueo e gas; si forma nel mantello (astenosfera). Una fuoriuscita di magma dalla crosta terrestre si chiama eruzione.
  • I VULCANI sono spaccature della crosta terrestre attraverso le quali fuoriesce il magma. Un vulcano è costituito da una camera magmatica, nella quale si raccoglie il magma; questa comunica con l’esterno attraverso il camino centrale, che culmina nel cratere principale. Quando fuoriesce il magma prende il nome di lava; questa scorre fino a raffreddarsi e diventare solida, e nel corso del tempo si accumula, formando il cono vulcanico. Durante le eruzioni, dai vulcani escono anche lapilli, gas, bombe vulcaniche e ceneri, detti nel complesso prodotti piroclastici.
  • Le ERUZIONI possono essere esplosive, se il magma è viscoso e ricco di gas e il materiale fuoriesce con violenza, oppure effusive, se il magma è fluido e povero di gas e il materiale fuoriesce con violenza minore. In base alla loro attività i vulcani si dividono in: attivi, quiescenti, spenti o inattivi.
  • Esistono altri fenomeni di origine vulcanica, definiti VULCANISMO SECONDARIO. Si tratta di emissioni di gas, vapori e acqua ad alta temperatura che si manifestano sia intorno ai vulcani attivi sia intorno a quelli quiescenti. Sono fenomeni di vulcanismo secondario le fumarole, le solfatare, i soffioni boraciferi, i geyser e le sorgenti termali.
  • Le zone sismiche e le zone vulcaniche della Terra si sovrappongono e per la maggior parte si trovano lungo i margini delle placche in cui è divisa la litosfera.
  • Gli HOT SPOT sono camere magmatiche che rimangono fisse e sono in grado ogni volta di perforare la crosta terrestre.

Lo Stromboli, vulcano attivo italiano.

Scienze evviva! - volume D
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La Terra