I vulcani italiani

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I VULCANI ITALIANI

L’Italia è un Paese di vulcani, alcuni attivi, altri quiescenti, altri ormai completamente inattivi.
I due vulcani con la maggiore attività sono l’Etna (9), che con i suoi 3350 m di altitudine è il vulcano terrestre più alto d’Europa, e lo Stromboli, che forma l’omonima isola nell’arcipelago delle Eolie. Entrambi mostrano un’attività continua: eruzioni di tipo moderatamente esplosivo, con espulsione di lapilli e altro materiale roccioso (che può sollevarsi anche per centinaia di metri) e lunghe colate laviche che, nel caso dello Stromboli, terminano spesso in mare.
Il più grande vulcano quiescente italiano è il Vesuvio, la cui ultima eruzione risale al 1944. Quella più distruttiva, avvenuta nel 79 d.C., si abbatté sulle città romane di Pompei ed Ercolano, cancellando ogni traccia di vita. Il Vesuvio è tenuto costantemente sotto controllo dagli scienziati perché la sua prossima eruzione, che secondo le previsioni sarà senza dubbio esplosiva, potrebbe causare danni ingenti, data l’elevata densità di popolazione delle aree lungo i versanti e ai piedi del vulcano (10).
Molti altri vulcani italiani sono ormai totalmente inattivi da decine, talvolta centinaia, di migliaia di anni: tra i principali esempi, il Monte Amiata in Toscana, Roccamonfina in Campania, Vulture in Basilicata, Salina nelle Eolie.

Scienze evviva! - volume D
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La Terra