Unità 3 IL SUOLO

1 Che cos’è il suolo

Come si forma il suolo? 
Da che cosa è composto? 
In quali strati si divide? 


Il suolo è la parte più superficiale e sottile della litosfera, la parte più esterna della Terra, quella su cui noi camminiamo, in cui vivono microrganismi e animali, e in cui le piante affondano le radici. È ciò che comunemente chiamiamo “terreno” ed è costituito da sostanze inorganiche, come rocce, minerali, aria e acqua, e da sostanze organiche, ossia da resti di animali e vegetali in decomposizione.

LA FORMAZIONE DEL SUOLO

I processi che portano alla formazione del suolo possono essere fisico-chimici o biologici.


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  • Un esempio di processi fisico-chimici sono quelli dovuti agli agenti atmosferici che frantumano, consumano e alterano la roccia.
  • I processi biologici sono quelli dovuti a organismi viventi.

Il suolo ha cominciato a formarsi miliardi di anni fa e da allora tali processi sono perennemente in atto. In origine, infatti, il suolo non era come lo vediamo oggi: la superficie terrestre era completamente rocciosa. Poi, con il passare del tempo (di molto tempo), la roccia ha cominciato a sgretolarsi.
A causa dell’azione del vento, dell’acqua e del ghiaccio, le rocce sono continuamente sottoposte all’erosione, che le frantuma fino a ridurle in pezzi sempre più piccoli. Il vento, per esempio, trascina con sé delle particelle solide che, sfregando contro la roccia, la sgretolano.
Anche gli sbalzi di temperatura giocano un ruolo importante: quando la temperatura si alza, le rocce si dilatano; quando invece si abbassa, le rocce si contraggono; questi continui cambiamenti fanno sì che dopo molto tempo si formino delle spaccature, nelle quali si infiltra acqua piovana. Quando la temperatura scende sotto gli 0 °C, l’acqua presente all’interno delle fessure si trasforma in ghiaccio, aumentando perciò di volume e allargando le fessure stesse, fino a provocare la frantumazione della roccia (1).

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Alla trasformazione del suolo concorre anche l’azione degli organismi viventi: dapprima gli organismi pionieri (così vengono chiamati per esempio muschi e licheni, cioè gli organismi che per primi colonizzano un ambiente mai abitato in precedenza), i quali lentamente ma inesorabilmente disgregano la roccia, e poi le piante, le cui radici si fanno spazio nel terreno sgretolandolo.

LA COMPOSIZIONE DEL SUOLO

Il suolo è composto da materiale solido e da sostanze liquide e gassose (2).
La parte solida è costituita da materiale inorganico e organico. La parte inorganica è rappresentata da particelle diverse per composizione, grandezza e colore: si tratta di frammenti di roccia (pietrisco, sabbia, limo, argilla) e di sali minerali. Quella organica è formata da tutto ciò che deriva dalla decomposizione dei resti degli organismi viventi; costituisce la parte fertile del suolo.
Aria e acqua presenti nel suolo sono indispensabili per gli organismi che lo popolano: l’aria fornisce ossigeno; l’acqua scioglie i sali minerali, che possono essere così assorbiti dalle radici delle piante.

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SPERIMENTIAMO ›› SEPARIAMO LE COMPONENTI DEL SUOLO

OCCORRENTE

Un barattolo di vetro; un cilindro graduato; terra; acqua.

TEMPO NECESSARIO

15 minuti circa.

COME PROCEDERE

Per prima cosa riempiamo d’acqua il barattolo di vetro (1). Aggiungiamo quindi una o due manciate di terra (2) e versiamo il contenuto del barattolo nel cilindro graduato. Lasciamo riposare per una decina di minuti. Trascorso questo tempo, osserveremo che sul fondo del cilindro graduato si saranno depositate le parti più pesanti (sassolini e ghiaia), sopra queste la sabbia, poi l’argilla e infine l’acqua; sulla superficie dell’acqua, invece, galleggeranno residui animali e vegetali (3).

Scienze evviva! - volume D
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La Terra