L’EVOLUZIONE DI UNA STELLA
Nel corso della loro vita le stelle attraversano diverse fasi evolutive: nascono, raggiungono uno stadio di “maturità” in cui sono stabili, e infine si spengono.
Le stelle hanno origine da enormi nubi di gas e polveri, le nebulose (2). All’interno delle nebulose vi sono zone in cui questi materiali si addensano esercitando un’attrazione gravitazionale sulla restante materia stellare, che si contrae aumentando a sua volta di densità e temperatura.
Nell’area in cui la contrazione è maggiore iniziano a formarsi protostelle, ossia corpi che emettono calore pur non essendo ancora vere e proprie stelle: lo diventeranno solo dopo aver raggiunto la temperatura di circa 15 milioni di °C, quando si innescheranno le prime reazioni di fusione nucleare (3).
Nel momento in cui una stella si accende, le reazioni di fusione nucleare trasformano
parte della materia stellare (l’idrogeno) in un’enorme quantità di energia, che contrasta
e bilancia la contrazione dovuta all’attrazione gravitazionale. Si determina allora
una situazione di equilibrio che corrisponde alla fase di maturità della stella e che dura finché nel suo nucleo è disponibile l’idrogeno necessario a innescare la fusione nucleare. La fase di maturità è quella in cui si trova oggi il Sole.
Quando l’idrogeno si esaurisce, le stelle iniziano a perdere energia e l’equilibrio si
altera: l’attrazione gravitazionale torna a essere predominante. Aumenta, quindi, la densità e di conseguenza la temperatura. Da qui in poi la stella può evolvere in modi diversi.