I TIPI DI LEGAME
Abbiamo visto che per ottenere la completezza del proprio guscio elettronico più esterno gli atomi interagiscono tra loro aggregandosi in molecole: questo avviene grazie a delle forze attrattive che si generano tra i diversi atomi, dette legami chimici. Non tutti i legami chimici avvengono però allo stesso modo: un legame chimico tra atomi può infatti essere ionico, covalente o metallico.
- Nei legami ionici uno o più elettroni sono ceduti da un atomo a un altro che li acquista. In questo modo, gli atomi coinvolti non sono più elettricamente neutri, ma assumono carica positiva, se hanno ceduto un elettrone, o negativa, se l’hanno acquistato: si chiamano allora ioni e, avendo cariche opposte, si attraggono e formano una molecola.
È quello che succede per esempio nella formazione di un composto molto comune: il sale da cucina o cloruro di sodio. Il sodio ha numero atomico Z = 11 e un solo elettrone nel terzo guscio; il cloro ha numero atomico Z = 17 e, per completare il terzo guscio, ha bisogno di un elettrone. L’atomo di sodio cede il suo elettrone più esterno all’atomo di cloro; in questo modo, il guscio esterno di ciascuno di essi si completa. Il sodio, con un elettrone in meno, è diventato positivo; il cloro, con un elettrone in più, è diventato negativo: i due ioni si attraggono dando luogo a una molecola di cloruro di sodio (16).
- Nei legami covalenti due atomi condividono una coppia di elettroni, li mettono cioè in comune in modo che gli stessi elettroni possano completare contemporaneamente i gusci esterni di ciascuno: è per esempio il caso del legame tra gli atomi di idrogeno, come abbiamo già visto, ma è anche il caso dell’acqua. In una molecola d’acqua, infatti, l’ossigeno, che ha 6 elettroni nel guscio più esterno, raggiunge la stabilità con i 2 elettroni messi a disposizione da 2 atomi di idrogeno (17).
(17) Legame convalente
(16) Legame ionico