SCIENZA & SICUREZZA 

I GAS DI USO QUOTIDIANO

Tutti i giorni, per riscaldarci, cucinare, fare la doccia calda, spostarci in automobile utilizziamo sostanze allo stato aeriforme.
Un esempio è il gas naturale, che deriva dalla decomposizione di sostanze organiche. Il principale componente del gas naturale è il metano, un combustibile che bruciando libera anidride carbonica e acqua producendo calore. Il rapporto favorevole tra energia sviluppata e bassa quantità di anidride carbonica emessa ne fa uno dei combustibili migliori per l’uso domestico: portato alle abitazioni attraverso una rete di condutture, il gas naturale alimenta impianti di riscaldamento, scaldabagni e cucine a gas. Un altro uso del gas naturale, che nel linguaggio quotidiano viene detto “metano”, è come carburante per le automobili. Non tossico, privo di zolfo e di piombo, il “metano” è considerato uno dei carburanti più ecologici. Il GPL, invece, è ottenuto dai processi di raffinazione del petrolio (la sigla sta per “Gas di Petrolio Liquefatto”). Per essere trasportato, il GPL, che a temperatura e pressione ambiente è allo stato gassoso, viene liquefatto: nelle bombole occupa così un volume molto minore a parità di massa. Anche il GPL viene utilizzato come combustibile per la cucina e per il riscaldamento e come carburante. I motori alimentati a GPL sono “più puliti” di quelli alimentati a benzina poiché non emettono residui né di piombo, né di benzene, né di zolfo.
Gas naturale e GPL non hanno componenti tossici. Sono però facilmente infiammabili. Il pericolo maggiore legato a queste sostanze sono le “fughe di gas”: fuoriuscite accidentali che possono essere dovute a difetti o danni degli impianti oppure a distrazione. I gas dispersi, concentrati in ambienti chiusi, sono molto pericolosi perché possono provocare esplosioni. Gas naturale e GPL sono incolori e inodori. Per poterli facilmente individuare vengono “odorizzati” mescolando a essi un altro gas dall’odore pungente. Se sentite “odore di gas” dovete spegnere le fiamme accese, non usare fiammiferi o accendini, evitare di accendere la luce, suonare campanelli, fare qualsiasi cosa possa causare scintille; chiudere il rubinetto principale del gas o la bombola del GPL; ventilare l’ambiente.
È importante inoltre tenere conto che il metano è un gas più leggero dell’aria e quindi tende a spostarsi verso l’alto e uscire facilmente dalle finestre; il GPL invece è un gas più pesante dell’aria, tende perciò a ristagnare in basso e va spinto all’esterno muovendo l’aria vicino al pavimento. In ogni caso, se il problema vi sembra serio, chiamate il 115, il numero telefonico dei Vigili del fuoco.

Scienze evviva! - volume A
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