SCIENZA & STORIA 

Vissuto a Siracusa nel III secolo a.C., Archimede è ricordato come uno dei più geniali matematici e scienziati dell’antichità. I suoi interessi spaziavano dalla matematica alla fisica, alla geometria, all’ottica e alle condizioni di galleggiamento dei corpi. Innumerevoli sono le invenzioni, le macchine e i dispositivi che i testi di autori antichi, come Plutarco, Tito Livio, Polibio, gli attribuiscono. Divenne celebre in particolare per gli ordigni bellici che inventò a difesa della sua città, Siracusa, dall’assedio romano nel corso della Seconda guerra punica – come specchi ustori, gru girevoli, massi oscillanti e un gigantesco artiglio meccanico – e presto iniziarono a circolare molti aneddoti sul suo genio, le sue invenzioni e il suo comportamento eccentrico.
Due tra questi sono forse i più famosi e hanno a che fare con le leve e con la spinta idrostatica.
Nel primo si racconta che lo scienziato riuscì a spostare, con il solo aiuto di un congegno meccanico, una grande nave voluta dal sovrano di Siracusa e che, compiuta l’impresa, avrebbe esclamato: “Datemi un punto d’appoggio e solleverò il mondo!”.
L’altro, invece, riguarda il modo in cui verificò per il suo re che una corona non era interamente d’oro, come invece era stata ordinata: Archimede misurò la quantità di acqua che fuoriusciva da un contenitore immergendo la corona, poi la pesò e chiese una quantità d’oro pari alla massa della corona; immerse quindi l’oro nell’acqua, confrontò la quantità d’acqua fuoriuscita con la precedente e, poiché era diversa, poté dimostrare che la corona non era fatta con oro puro. Secondo la tradizione, Archimede concepì questo sistema mentre stava immergendosi in una vasca piena d’acqua, osservando il liquido che fuoriusciva, esclamando subito dopo: “Eureka! Eureka!” (“Ho trovato! Ho trovato!”).
È probabile che diversi dettagli dei racconti giunti sino a noi siano frutto di fantasia, ma testimoniano comunque sia l’interesse di Archimede per le leve, le forze e lo studio della spinta idrostatica, sia le sue grandi intuizioni e invenzioni.