Un ritratto nuovo
Machiavelli non è certo il primo a proporsi l’obiettivo di ragionare sulle qualità necessarie al principe per raggiungere e consolidare il potere. Nel Medioevo, infatti, assai fiorente era stata la trattatistica sulle caratteristiche del perfetto principe. Si trattava di opere finalizzate a creare un modello ideale, ispirato chiaramente all’etica cristiana: il perfetto principe era colui che sapeva tradurre nello svolgimento delle proprie mansioni le virtù più nobili della morale religiosa.
Anche nell’Umanesimo il fine della trattatistica politica era stato quello di elencare le virtù necessarie alla realizzazione del buon governo. Non erano più virtù basate sulla teologia, ma sulla morale laica, insegnata dalle fonti classiche: il sovrano esemplare doveva essere dotato di sensibilità e cultura, lealtà e moderazione, secondo il prototipo del saggio antico.