analisi del testo
S’Amore o Morte non dà qualche stroppio
Canzoniere, 40
Canzoniere, 40
S’Amore o Morte non dà qualche stroppio
a la tela novella ch’ora ordisco,
et s’io mi svolvo dal tenace visco,
4 mentre che l’un coll’altro vero accoppio,
i’ farò forse un mio lavor sì doppio
tra lo stil de’ moderni e ’l sermon prisco,
che, paventosamente a dirlo ardisco,
8 infin a Roma n’udirai lo scoppio.
Ma però che mi mancha a fornir l’opra
alquanto de le fila benedette
11 ch’avanzaro a quel mio dilecto padre,
perché tien’ verso me le man’ sì strette,
contra tua usanza? I’ prego che tu l’opra,
14 e vedrai rïuscir cose leggiadre.
1 Fai la parafrasi del testo.
2 A che cosa allude l’espressione tenace visco (v. 3)?
3 A che cosa si riferisce la frase vedrai rïuscir cose leggiadre (v. 14)?
4 Di che tipo di componimento si tratta? Fornisci lo schema delle rime.
5 Nei versi iniziali del testo è presente una metafora legata al mondo materiale: quale? E perché è stata scelta?
6 Quale funzione sintattica svolge la frase paventosamente a dirlo ardisco (v. 7)? In essa c’è una figura retorica: quale?
7 Fai l’analisi del periodo del testo.
8 Nel testo è presente il motivo dell’amicizia. Spiega qual è la sua importanza nell’opera complessiva, in latino e in volgare, di Petrarca.
9 Quali altri temi petrarcheschi ritrovi nel testo?
10 In base alle tue conoscenze, ritieni questa poesia esemplare, dal punto di vista tematico e linguistico, del Canzoniere? Motiva la tua risposta.
I colori della letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento