Finite adunque per quella sera le parole, la mattina seguente, come il giorno
35 apparve, Currado, a cui non era per lo dormire l'ira cessata, tutto ancor gonfiato29
si levò e comandò che i cavalli gli fossero menati; e fatto montar Chichibio sopra
un ronzino,30 verso una fiumana31 alla riva della quale sempre soleva in sul far del
dì vedersi delle gru, nel menò dicendo: «Tosto vedremo chi avrà iersera mentito, o
tu o io.»
40 Chichibio, veggendo che ancora durava l'ira di Currado e che far gli conveniva
pruova32 della sua bugia, non sappiendo come poterlasi fare cavalcava appresso a
Currado con la maggior paura del mondo, e volentieri, se potuto avesse, si sarebbe
fuggito; ma non potendo, ora innanzi e ora adietro e dallato si riguardava, e ciò che
vedeva credeva che gru fossero che stessero in due piè.33
45 Ma già vicini al fiume pervenuti, gli venner prima che a alcun vedute34 sopra la
riva di quello ben dodici gru, le quali tutte in un piè dimoravano, sì come quando
dormono soglion fare; per che egli, prestamente mostratele a Currado, disse: «Assai
bene potete, messer, vedere che iersera vi dissi il vero, che le gru non hanno se non
una coscia e un piè, se voi riguardate a quelle che colà stanno.»