Al cuore della letteratura - volume 1

Le origini e il Duecento – L'opera: Vita nuova

 T9 

La poetica della lode

Vita nuova, 18


Una conversazione con un gruppo di donne curiose di conoscere lo scopo dell’amore di Dante per Beatrice porta il poeta a sviluppare il nuovo tema della propria opera: la lode dell’amata.

Con ciò sia cosa che1 per la vista mia2 molte persone avessero compreso lo secreto
del mio cuore, certe donne, le quali adunate s’erano dilettandosi l’una ne la compagnia
de l’altra, sapeano bene lo mio cuore,3 però che4 ciascuna di loro era stata a molte
mie sconfitte;5 e io passando appresso di loro sì come da la fortuna menato, fui
5 chiamato da una di queste gentili donne. La donna che m’avea chiamato era donna
di molto leggiadro parlare; sì che quand’io fui giunto dinanzi da loro, e vidi bene che
la mia gentilissima donna non era con esse, rassicurandomi le salutai, e domandai
che piacesse loro.6 Le donne erano molte, tra le quali n’avea certe che si rideano tra
loro; altre v’erano che mi guardavano aspettando che io dovessi dire;7 altre v’erano
10 che parlavano tra loro. De le quali una, volgendo li suoi occhi verso me e chiamandomi
per nome, disse queste parole: «A che fine ami tu questa tua donna, poi che tu
non puoi sostenere la sua presenza? Dilloci, ché certo lo fine di cotale amore conviene
che sia novissimo».8 E poi che m’ebbe dette queste parole, non solamente ella, ma
tutte l’altre cominciaro ad attendere in vista9 la mia risponsione. Allora dissi queste
15 parole loro: «Madonne, lo fine del mio amore fue già lo saluto di questa donna,
forse di cui voi intendete,10 e in quello dimorava la beatitudine, ché era fine di tutti
li miei desiderii. Ma poi che le piacque di negarlo a me, lo mio segnore Amore, la
sua merzede,11 ha posto tutta la mia beatitudine in quello che non mi puote venire
meno». Allora queste donne cominciaro a parlare tra loro; e sì come talora vedemo
20 cadere l’acqua mischiata di bella neve, così mi parea udire le loro parole uscire mischiate
di sospiri. E poi che alquanto ebbero parlato tra loro, anche mi disse questa
donna che m’avea prima parlato, queste parole: «Noi ti preghiamo che tu ne dichi12
ove sta questa tua beatitudine». Ed io, rispondendo lei, dissi cotanto:13 «In quelle
parole che lodano la donna mia». Allora mi rispuose questa che mi parlava: «Se tu
25 ne dicessi vero, quelle parole che tu n’hai dette in notificando14 la tua condizione,
avrestù operate con altro intendimento».15 Onde io, pensando a queste parole, quasi
vergognoso mi partio16 da loro, e venia dicendo fra me medesimo: «Poi che è tanta
beatitudine in quelle parole che lodano la mia donna, perché altro parlare è stato lo
mio?».17 E però18 propuosi di prendere per matera de lo mio parlare sempre mai19
30 quello che fosse loda di questa gentilissima; e pensando molto a ciò, pareami avere
impresa troppo alta matera quanto a me,20 sì che non ardia21 di cominciare; e così
dimorai alquanti dì con disiderio di dire e con paura di cominciare.

Al cuore della letteratura - volume 1
Al cuore della letteratura - volume 1
Dalle origini al Trecento