Al cuore della letteratura - volume 1

Le origini e il Duecento – L'autore: Dante Alighieri

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I contenuti tematici

«Chiamiamo con gli attributi di illustre, cardinale, aulico e curiale questo volgare che abbiamo trovato» (De vulgari eloquentia, I, 16, 6). Nel passo che abbiamo riportato Dante dà la definizione argomentata del volgare illustre (cioè che illumina i volgari inferiori), cardinale (cioè che guida i volgari di livello inferiore come il cardine guida il movimento della porta), aulico (cioè proprio del palazzo dell’imperatore) e curiale (cioè proprio dell’insieme di persone e funzioni che incarnano il governo intorno all’imperatore). Si parla, insomma, di un codice adatto all’uso letterario alto, a quelli che nella retorica classica e medievale erano considerati i generi nobili.

Le scelte stilistiche

Dante sta parlando, paradossalmente, non di qualcosa che esiste, ma di qualcosa che vorrebbe che esistesse: una lingua comune per gli italiani colti. Per delinearne le caratteristiche in modo comprensibile ai suoi lettori si serve di alcune metafore* particolarmente espressive, come quella del gregge, per indicare l’insieme dei volgari municipali: un gregge che si gira e si rigira, si muove e si ferma secondo quanto fa questo volgare che appare come il vero padrone di casa (rr. 28-29).
Subito dopo l’autore introduce un’altra metafora, sempre in riferimento al coacervo di parlate locali che caratterizza l’Italia del suo tempo: una selva piena di cespugli spinosi (r. 30). Più avanti l’immagine della bilancia (r. 44) indica la norma e misura di ciò che si deve fare (rr. 43-44), cioè la curialità, altra caratteristica del suo volgare illustre.

      Verso le competenze

COMPRENDERE

Riassumi brevemente il contenuto del brano.


Se noi italiani avessimo una reggia (rr. 34-35): in che senso gli italiani ai tempi di Dante non avevano una reggia?


Che cosa intende l’autore con il vocabolo curialità (r. 43)?

ANALIZZARE

Come l’intero uscio segue il cardine e gira esso stesso muovendosi in dentro o in fuori nel senso in cui gira il cardine, così l’intero gregge dei volgari municipali si gira e si rigira (rr. 26-28). Sulla base di quale figura retorica è costruito questo periodo?

INTERPRETARE

Perché Dante definisce la curia italiana fisicamente dispersa (r. 55)?

PRODURRE

Ritieni che oggi gli italiani abbiano raggiunto l’obiettivo indicato da Dante, cioè il possesso di una lingua comune? Spiegalo con un testo argomentativo di circa 30 righe.


La confusione delle lingue
Secondo quanto è raccontato nella Genesi, gli uomini decisero di costruire una torre la cui cima toccasse il cielo, e così Dio, offeso da tanta arroganza, mise fine al loro progetto confondendo le lingue. Nel famoso dipinto di Pieter Bruegel, la torre, nella sua architettura favolosa e gigantesca, richiama il Colosseo, che il pittore aveva visto nel corso di un viaggio a Roma: simile a una montagna, soprattutto in confronto alla città ai suoi piedi, si erge a spirale fino a oltrepassare le nuvole, e brulica di minuscoli operai, come un cantiere in continua costruzione, architettura impossibile che mai potrà essere finita. (Pieter Bruegel il Vecchio, La torre di Babele, 1563. Vienna, Kunsthistorisches Museum.)

Al cuore della letteratura - volume 1
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Dalle origini al Trecento