La moglie di Dante
Una figura poco conosciuta, non celebrata, che rimane avvolta nell’ombra
Dante ha passato la vita a cantare Beatrice. Chissà che cosa ne pensa la moglie, Gemma Donati… Il loro matrimonio è privo di qualsiasi riflesso nell’opera dantesca. In realtà si tratta di un matrimonio celebrato per decisione delle rispettive famiglie – come avveniva spesso a quei tempi presso i ceti sociali medio-alti, che vedevano nel connubio nuziale più un affare economico che non il libero coronamento dei sentimenti –, le quali lo hanno stabilito già nel 1277, quando Dante ha dodici anni.
Una ricostruzione suggestiva
Che tipo di donna è Gemma? Com’è il suo rapporto con il marito? Accetta o mal sopporta la presenza di una rivale come Beatrice? Una ricostruzione della vita familiare di Dante è proposta da uno sceneggiato del 1965, prodotto dalla Rai in occasione del settecentesimo anniversario della nascita del poeta, Vita di Dante, per la regia di Vittorio Cottafavi.
Gemma, impersonata dall’attrice Ileana Ghione, vi appare come una presenza docile e discreta al fianco del marito Dante, nel cui ruolo troviamo l’attore teatrale Giorgio Albertazzi, in altre occasioni fine dicitore dei canti della Divina Commedia. Il poeta non la gratifica mai del benché minimo gesto di affetto o tenerezza: lei si aggira per la casa, servendo i pasti al marito tutto assorbito nella lettura o nella scrittura, e accudisce i figli.
L’ipotesi di Boccaccio
Si tratta di una libera interpretazione. Non sappiamo se il rapporto tra Dante e Gemma sia stato tale o se invece sia stato caratterizzato da un maggiore affetto e da una migliore comunicazione.
Alcuni biografi ipotizzano che le incomprensioni nel rapporto si siano acuite durante l’esilio di Dante, fino a portare alla rottura. Secondo Giovanni Boccaccio i due sposi, una volta allontanatosi Dante da Firenze, non si sono mai più riuniti.